L'amore necessario nella poesia di Guido Catalano
Guido Catalano è un poeta professionista vivente che conta, anche se mai lo ha fatto veramente, di avere scritto quattro kg e mezzo di poesie d'amore. Conosciamo con lui come ironia, baci, passione, gatti e altri ingredienti siano indispensabili ad alimentare questo necessario sentimento.
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©Elisabetta Canovero
"Ti amo ma posso spiegarti". Può spiegarci l'amore?
Non è facile spiegare cosa sia l'amore. Hanno provato a farlo filosofi, psicologi e anche poeti.
Io ho scritto e scrivo poesie d'amore probabilmente perché non mi è ancora chiaro come funzioni questo meccanismo fondamentale. Il mio scrivere molto d'amore mi è servito tanto quando ero un po' più giovane per cercare di capirci qualcosa, dato che ho iniziato la mia vita amorosa abbastanza in ritardo e con difficoltà, finché ho trovato questo escamotage, cioè scrivere d'amore per cercare di capirne di più. Però alla domanda Che cos'è l'amore? So soltanto rispondere che è un fattore fondamentale per il rapporto tra individui: è l'ossigeno, non ne possiamo fare a meno.
Come si conquista la persona amata?
Ci sono tante variabili, però a me conquistano le persone che mi fanno ridere. E anch'io probabilmente utilizzo questo modo. E poi mi conquistano le persone intelligenti, non soltanto in amore, anche nell'amicizia, ad esempio.
Facendo riferimento alla sua poetica: poesia, ironia o un gatto? Quale di queste artes amatorie è più efficace?
Sono molto importanti l'ironia e l'autoironia, non prendersi troppo sul serio. Trovo siano qualità molto fascinanti. Poi i gatti sono molto importanti. Infatti, la mia ragazza mi ha conquistato con un gatto. Quando ci siamo messi insieme, io non ne avevo avuto uno da tantissimo tempo, lei ha voluto prenderlo e adesso siamo molto felici con lui.
E poi c'è anche la poesia: non nego di averla utilizzata per fini di conquista e funziona, eccetto con le persone insensibili a questa forma letteraria. È un classico utilizzare poesie di poeti famosi da dedicare alla persona amata: funziona sicuramente, come anche la canzone, che è cugina stretta della poesia.
A quali autori classici si ispirano le Sue poesie?
Mi sono sempre molto ispirato alla musica.
Più che ad autori della letteratura io mi sono sempre ispirato alla musica. Amo molto i cantautori italiani soprattutto della vecchia generazione: DeAndrè, De Gregori, uno dei cantautori più grandi è sicuramente Lucio Battisti, assieme a Mogol. Io credo che mi abbiano veramente molto ispirato.
Poi anche in poesia, per esempio, Jacques Prévert ha scritto delle poesie d'amore potentissime. Poi sono un lettore onnivoro. In particolare, leggo moltissima fantascienza, mi piace tantissimo anche la fantasia di Stephen King.
Nella poesia “Teniamoci stretti che c'è vento forte” c'è un pensiero a Paolo e Francesca del poeta dell'amor cortese Dante?
No, tra l'altro questa poesia è una di quelle più importanti per me, perché è ben riuscita e, per questo, la leggo spesso in pubblico, però non mi ricordo esattamente quando l'ho scritta né a chi abbia pensato.
Teniamoci stretti che c’è vento forte
teniamoci stretti che c’è vento forte
che ci porta via
teniamoci stretti facciamoci stretti
bellezza mia
abbracciamoci coi bracci
aggambiamoci con le gambe
addentiamoci
annodiamo i nostri capelli ai nostri capelli
incastriamoci le dita dei piedi
diamoci le mani
guardiamoci senza mai dimenticarci di guardarci
dentro gli occhi
c’è un vento così forte
che ci porta via
teniamoci stretti che c’è vento forte
ancoriàmoci
l’una all’altro
l’altro all’una
finché non calma
e se non calma
perché potrebbe non calmare – bada – potrebbe
se ci molliamo
saremo scaraventati via lontano
sarà poi difficile trovarci
forse impossibile
dimenticheremo le nostre voci
le nostre facce
dimenticheremo ciò che ci piaceva dirci e farci
dunque
teniamoci stretti
che c’è vento forte
bellezza mia
ti tengo stretta
mia unica bellezza
che tu mi tieni
ed io sia maledetto
sia maledetto io, non dio
se mollo questa presa di salvezza
Perché le sue poesie sono affollate da flora (in particolare, frutta) e fauna?
Sono un metropolitano, ho un rapporto relativamente scarso con la natura intesa come la montagna, la campagna, il mare. Ne scrivo abbastanza, pur non frequentandola molto. Invece, sono sempre stato un grande amante degli animali; sicuramente il gatto è legato al fatto che ho vissuto in una famiglia gattofila, ne ho avuto uno che è vissuto 20 anni, quindi praticamente dalle elementari fino all'università ho convissuto con i miei genitori e con una gatta.
E le fiabe si prestano a parlare di animali, animali parlanti o fantastici: è una presenza che troviamo nelle fiabe classiche, anche se le mie non sono sicuramente fiabe classiche, però ci sono molti animali parlanti che fanno cose e dicono cose.
"Prima o poi l'amore arriva" ha detto nel suo reading online, ma se non arriva?
È un problema grosso. Io sono un ottimista tautologico. A quel punto diventa un problema di carattere psicologico anche grave perché noi non possiamo fare a meno dell'amore, anche perché dipende cosa si intende per amore. Si può parlare di amore tra uomo e donna, ma anche tra donna e donna, uomo e uomo.
Ma c'è anche l'amore con la famiglia e con gli amici. In questo caso io parlo di amore romantico e sensuale. Penso che si debba osare.
Come non tramutare l'assenza d'amore in problema psicologico?
Se non arriva, bisogna farsi delle domande e cercare la causa del problema. Ci si potrebbe fare aiutare da un terapeuta. Io, ad esempio, l'ho fatto: quando ero più giovane, siccome le relazioni con le donne non funzionavano, mi sono fatto 3-4 anni di psicoanalisi, quando avevo circa 27-28 anni.
L'altra opzione è cercare il motivo per cui non arrivi. Per ognuno è diverso, però non può non arrivare: è un'esigenza fondamentale della vita, e come tutte le questioni fondamentali della vita ci si deve lavorare molto.
Gli ultimi suoi reading sono avvenuti sui social. Le manca non avere un pubblico durante i suoi reading?
Tantissimo, come credo a tutte le altre persone che si esibiscono in spettacoli, in teatri, questo è una mancanza clamorosa. Farlo online non si avvicina lontanamente a quello che è avere un pubblico in carne e ossa, vederlo, parlarci, ascoltarlo manca molto; e mi auguro che questa situazione finisca il prima possibile.
D'altro canto, internet ci ha salvati. Ho pensato spesso in questi mesi a cosa sarebbe accaduto se questo virus fosse arrivato 20 o 25 anni fa, pensavo agli studenti, forse avrebbero fatto delle lezioni in televisione, come si faceva negli anni Sessanta. Cioè internet ci salva, anche se non è una soluzione che mi rende felice, però è una salvezza. In ogni caso, spero che finisca presto.
Riceve meno baci a causa della pandemia? Come si vive l'amore in questo periodo?
Io no perché ho una fidanzata convivente e oltretutto abbiamo entrambi avuto il Covid in contemporanea, quindi abbiamo continuato a baciarci sempre. Perché il bacio è un gesto ricco di significati e non è un dettaglio delle nostre relazioni, ha una sua natura.
Anche in questo caso, se fosse successo 4 anni fa quando vivevo da solo in un appartamento piccolissimo, avrei sicuramente ricevuto meno baci e abbracci, non avevo neanche un gatto: ero molto solo e sarebbe stata più dura.
Come può vivere l'amore in questo periodo chi non è convivente?
Questo è un momento difficilissimo per chi cerca l'amore, perché, come in tutti gli ambiti umani, la pandemia rende più difficile tutto. Sicuramente i rapporti umani e sociali, casi in cui non si può far altro che avere pazienza.
È appena uscito “Fiabe per adulti consenzienti”. L'amore deve essere da favola?
Sì, ma bisogna venire a patti con la realtà.
Nelle “Fiabe delle storie d'amore” in cui la storia d'amore finita consiglia a quella appena iniziata di resistere, fino a quando e perché si deve resistere?
È importante per portare avanti e a lungo una storia d'amore, perché ne vale la pena. Per questo, se c'è qualcosa che non va nel rapporto di coppia bisogna parlarne.
Questo libro è ricco di fiabe sulla timidezza. E anche lei si confessa timido. Come vince la timidezza nella vita di tutti i giorni e durante i suoi spettacoli?
Proprio grazie agli spettacoli ho combattuto la mia timidezza.
Le spesso fornisce consigli che vertono soprattutto sulla gentilezza, Perché ci vogliono atti di gentilezza?
La gentilezza fa star bene la gente, scambiandoci atti di gentilezza saremmo tutti più felici semplicemente. Bisogna esigere gentilezza.