Gattofilia: sei anche tu un vero Gattolico praticante?

Alberto Mattioli, giornalista e fervente Gattolico, ci introduce a quella che è una "religione" con un unico dio, il felino domestico.

Gattolico Praticante Alberto Mattioli

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©Fb Alberto Mattioli

La gattofilia per lui è una religione di vita, tant'è che Alberto Mattioli si definisce un “gattolico praticante”– come da titolo del suo libro più famoso – Gattolico praticante. Esercizi di devozione felina, perché il credo è definitivo: il gatto è migliore dell'uomo

 

D'altronde è dall'antico Egitto che questi felini sono reputati animali sacri. Perché piacciono? Perché sono belli

 

Alberto Mattioli è anche severo critico musicale e inviato da Milano de “La Stampa”, e della sua passione per la musica scrive in “Meno grigi più Verdi”. Per lui la cultura dovrebbe puntare sempre più in alto. 

 

Cos'è la devozione felina? Si può parlare di psicologia dell'amore per i gatti?

Il gatto è una religione: non sono loro a essere addomesticati da noi, ma si può soltanto sperare siano loro ad addomesticare noi.  Perché il gatto ci rende migliori, perché gli animali, in genere, sono migliori degli esseri umani. Danno lezioni a noi umani. 

 

I gatti sono migliori dell'uomo?

Ci rendono migliori e ci danno lezioni in tal senso.

 

Oltre alla fede per i gatti, ne ha una per Giuseppe Verdi. Nel Rigoletto rimprovera ai protagonisti maschili dell'opera un esacerbato maschilismo. Perché?

Verdi era un femminista, ma nel Rigoletto, ritrae  il duca di Mantova come uno che usa e getta le donne. Ma anche contro l'amorevole padre è colpevole per aver recluso Gilda al fine di non esporla alla seduzione del mondo. 

 

Ha stroncato Bocelli con l'osservazione che non è la proposta culturale che deve seguire il gusto popolare, ma si può, al contrario, elevare con stimoli di valore l'offerta. Come cercare un accettabile compromesso?

Già con l'avvento del cinema, l'opera va in crisi. Bocelli non ha colpa: è un prodotto commerciale costruito per piacere, e, infatti, piace. Anche a me, in effetti, quando canta canzoni. Il problema sta altrove.  

 

Il problema è di chi il gusto collettivo dovrebbe indirizzarlo, plasmarlo, cercare di alzarlo. L'Italia l'ha fatto in passato anche con la televisione che insegnava ai ragazzi. 

 

Si avvicinano le vacanze e con esso i fenomeno dell'abbandono degli animali. Secondo lei andare insieme a loro in vacanza non può invece conferire un valore aggiunto? Quale?

È un atto semplicemente criminale, di cui non vorrei nemmeno parlare. È difficile portare in viaggio il gatto, è più facile viaggiare con il cane. Ed è importante, altrimenti altrettanto criminale, tenere sempre presente questa difficoltà.

 

Perché i gatti "spaccano" in rete e sui social?

La risposta è molto complessa perché tocca più piani: sociologico, psicologico e tanti altri. Ma è anche semplice: i gatti sono belli! Sono i più fotogenici, non vengono mai male in foto!

 

I cani le piacciono?

Certo, mi piacciono tutti gli animali, anche i cani, che però assumono un atteggiamento di sovente felicità, a differenza del gatto, che è più indipendente dall'umano.