Ecco perché i 50 anni sono il momento giusto per innamorarsi (di nuovo)

La società moderna è altamente caratterizzata da modifiche di quelle che un tempo erano le fasi dello sviluppo e della vita di un individuo. Molti, infatti, vivono esperienze di vita ricche di relazioni ed eventi che nel tempo hanno portato ad una nuova realtà, nuova idea di famiglia, più allargata e nuove storie d’amore. 

 

Sempre più spesso accade infatti che uomini o donne mai sposati o separati, ritrovino l’amore a 50 anni, dando vita ad una nuova storia, a nuove esperienze e, in qualche modo, ricominciando. 

 

I benefici sono molteplici e sicuramente hanno un grande impatto sulla vita dell’individuo.
 

Cosa cambia quando ci si innamora a 50 anni

L’innamoramento è qualcosa che spesso viene associato e ricondotto alla giovane età. Si pensa infatti che solo i giovani possano essere travolti dal sentimento e dalla passione e vivere storie d’amore in modo forte e spensierato. Nella realtà però è possibile innamorarsi ad ogni età. Quello che cambia sono forse i modi di esprimere il sentimento e vissuto, il modo di metabolizzarlo, il pizzico di coscienza e maturità in più dovuti all’età più avanzata e così via. 

 

L’innamoramento spesso travolge e se quando si è giovani ci si lascia trascinare come in un vortice, da grandi, specialmente se con esperienze dolorose alle spalle, si cerca di agire passo passo, con cautela e attenzione.  

 

Capita spesso che molte persone arrivate alla soglia dei 50 anni non considerano più la possibilità di amare ed essere amati, cadendo quindi nella disillusione totale, nello sconforto e rassegnazione, chiudendo così ogni possibilità alla vita e all’amore.
 

Innamorarsi a 50 anni: adrenalina ed energia

L’amore, proprio per il suo impeto, quando arriva travolge e genera una grande vastità di sensazioni. Da giovani sembra di “toccare il cielo con un dito”, “sentire le farfalle nello stomaco che fanno festa”, ma questo accade anche più in là con l'età, magari in modo più celato o, meglio, controllato e razionalizzato. Ma nonè detto, le emozioni sanno farsi sentire con potenza in tutte le stagioni della vita.

Innamorarsi dona vitalità, energia, carica, voglia di fare, incremento delle attività e spesso modifica di abitudini magari radicate da tempo e ruotine demotivanti e vuote.

 

La spinta per conquistare l’altro, per iniziare a costruire qualcosa di nuovo, è adrenalina che ridona giovinezza e serenità. I 50 anni sono un momento faticoso in cui magari i figli di precedente matrimonio sono grandi, si è soli, il lavoro procede sempre uguale e nulla sembra essere più stimolante e motivante. In questo trovare una persona ed innamorarsi ha un valore di vitalità e genera una modifica della propria vita, dando una scossa molto importante, fino, in alcuni casi, riportare a vivere sul serio.

 

Innamorarsi a 50 anni, questione di autostima

Se la ripresa e modifica della propria quotidianità e vita sono fondamentali per ridare un senso, una motivazione e una spinta alla persona, molti sono gli effetti anche sull’immagine di sé. Molto spesso a 50 anni ci si sente arrivati e di non aver più nulla da dare nei diversi contesti e questo per molti ha effetti negativi sull’immagine di sé, sulla consapevolezza delle proprie abilità, possibilità e anche bisogni. 

 

Ritrovare l’amore permette di raggiungere una maggiore sicurezza in sé, di darsi una nuova possibilità e accogliere quanto di bello ancora la vita ha da proporre. L’autostima ne risente positivamente e con questa anche ogni ambito della vita, da quello famigliare, lavorativo fino a quello della coppia. 

 

Trovare un compagno fa sentire ancora apprezzati e permette di donare il proprio amore, costruendo nel tempo una nuova quotidianità che dà stabilità e sicurezza, spesso persa quando alle spalle si ha una separazione, magari recente e dopo un lungo periodo di storia vissuta con il precedente partner.

 

Innamorarsi è qualcosa che travolge e che anche non più da “giovincelli” fa bene e dona vita. Lasciarsi travolgere è sicuramente non facile e ci vuole coraggio e consapevolezza di cosa di vuole, dei bisogni, fragilità e limiti, per non accontentarsi ma essere esigenti in modo giusto, prima di tutto con se stessi, per non rimanere scottati.