La devianza come espressione del disagio giovanile
La devianza è una possibile espressione del disagio giovanile. Non necessariamente si tratta di un'espressione patologica, ma può diventare l'inizio di un circolo vizioso.
La devianza o i comportamenti devianti sono una delle espressioni più tipiche del disagio giovanile. Soprattutto in età adolescenziale, quando la conquista della propria identità e indipendenza passa attraverso il rifiuto dell'autorità (genitoriale, ma anche sociale) la devianza rappresenta una sfida, un rifiuto ai modelli imposti e accettati fin dall'infanzia.
Tanto più forte è lo scostamento e tanto più pericolose sono le conseguenze di tale atteggiamento tanto più si passa da un'adolescenza difficile all'espressione di un vero e proprio disagio.
Come si arriva alla devianza?
Se è vero che l'adolescente è caratterizzato dal bisogno di trasgressione e che rifiuta i comportamenti socialmente condivisi, non sempre si giunge alla devianza. Comportamenti particolarmente violenti e oppositori sono allora espressione di un vero disagio giovanile che va riconosciuto per tempo.
Quali sono le caratteristiche che accomunano questi ragazzi? Spesso si tratta di ragazzi dalla personalità fragile che da soli non riescono a ritrovarsi e che nel gruppo ritrovano quel senso si protezione e sicurezza che rifiutano dai genitori. Le famiglie da cui provengono i giovani devianti hanno spesso una storia passata difficile e non elaborata. Il passato violento e l'incapacità di gestirlo si associa alla giovane età nel rendere difficile il comprendere le reali conseguenze della devianza sul proprio futuro.
Il comportamento deviante non necessariamente si cristallizza: ha un inizio, poi prosegue e solo dopo questi due passaggi si stabilizza o si interrompe. Un'azione preventiva deve considerare questi passaggi per comprendere quando è più opportuno intervenire e quali strategie sono più efficaci in ciascuna fase.
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Strategie preventive
Non è molto semplice elaborare delle strategie preventive che affrontino efficacemente devianza e disagio giovanile, soprattutto a causa della mancanza di una definizione condivisa dei due fenomeni. I ricercatori convergono però sull'utilità di conoscere i precursori. I fattori di rischio più riconosciuti sono: basso reddito, genitori con diagnosi psichiatrica o tossicodipendenti, gravidanza precoce, scarsa attenzione alle esperienze scolastiche dei figli, violenze domestiche.
Esistono anche fattori associati al genere. Per i ragazzi risultano significativi nell'ordine: rifiuto precoce da parte dei pari, aggressività, scarsa frequenza di comportamenti prosociali, isolamento e scarso profitto scolastico. Per le ragazze invece incidono: scarso profitto scolastico, rifiuto dei pari e bassa frequenza di comportamenti prosociali.
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Immagine | mlitty