Il legame tra le subculture e la devianza giovanile
La devianza giovanile può essere espressione di un rapporto difficile tra le norme proposte dalla cultura dominante e ciò che propone una subcultura. Vediamo come
L'adolescenza è un periodo difficile, ma per alcuni diventa il preludio ad una scelta di vita ai margini della legalità.
Se si avvicinano certi gruppi è difficile poi uscirne, a causa degli altri, ma anche per l'interiorizzano di certi valori di particolari subculture.
Che ruolo hanno questi piccoli incubatori sociali nel favorire la devianza giovanile? Le subculture come mediano il rapporto con la cultura dominante e cosa offrono in cambio?
Personalità e devianza
La personalità è il quadro comportamentale sufficientemente stabile che rende riconoscibile un individuo nel tempo. Nel corso della vita e soprattutto in età giovanile è normale che a volte si assumano dei comportamenti devianti, più o meno gravi (pensate a un bambino di 2-3 anni che afferra un giocattolo in un negozio, cosa ne sa della portata della sua azione?).
Nonostante esista un spinta interna a fare qualcosa di sbagliato (sarebbe bello poter soddisfare sempre i nostri desideri senza costi), la maggior parte di noi non lo fa perché ci viene insegnato a comportarci seguendo delle regole.
I freni inibitori che controllano il nostro comportamento aiutano a plasmare le nostra personalità affinché sia in linea con le regole del vivere civile. Tali regole sono espressione di diversi gruppi di appartenenza di differenti dimensioni, dalla famiglia alla cultura dominante della società.
Come influenzano ambiente e geni i comportamenti antisociali?
L'influenza della cultura
In letteratura l'influenza della cultura e dell'ambiente sociale sulla devianza, giovanile e non, inizia a farsi strada a partire dalla fine degli anni '30. L'influenza della cultura è plurima: l'ambiente offre sistemi simbolici e normativi che danno significato alla condotta degli individui stabilendo ciò che è buono e cattivo e anche ciò che è desiderabile o indesiderabile.
In modo particolare Robert Merton sottolinea il ruolo delle mete culturali e dei mezzi culturali. La cultura dominante stabilisce chiaramente quali siano gli obiettivi di vita desiderabili (che lo rendono membro invidiabile o comunque realizzato) e gli strumenti legittimi per ottenere quei risultati.
Cosa offre la subcultura alla devianza giovanile
Secondo Stanley Cohen la devianza giovanile può essere spiegata dal rapporto tra cultura dominante e subculture criminali. La sua analisi si riferisce al tessuto americano, alle sue promesse e ai suoi valori che però stanno contagiando fortemente il nostro tessuto sociale.
Secondo G. Ponti (1990) le bande giovanili, espressione di specifiche subculture, nascono proprio come risposta di giovani che "vorrebbero, ma non possono". Ponti delinea tre possibili tipologie di bande:
- bande criminali: bande i cui membri sono dediti ad attività illecite attraverso cui ottenre gli status symbol proposti dalla cultura dominante (macchine, gioielli, vestiti, ecc),
- bande astensionistiche: bande caratterizzate dalla fuga e dal rifiuto di tutto ciò che la società propone. Tipicamente questi giovani trovano rifugio in alcol e droghe,
- bande conflittuali: la devianza giovanile si esprime attraverso la distruzione violenta di tutti quei simboli che non possono essere raggiunti (furti, violenza, vandalismo).
In ogni caso, la devianza giovanile ha alle sue spalle le ineguaglianze sociali: ad esempio il sogno americano di autorealizzazione in realtà sarebbe ad appannaggio di pochi e per alcune classi sono preclusi i mezzi per raggiungere le mete desiderate.
La devianza come espressione del disagio giovanile