Amicizia tra ex, a quali condizioni?
Restare amici degli ex: necessità o virtù? Possono esserci figli in comune o risorse condivise, un affetto o un’attrazione fisica che resistono o la ricerca di vantaggi di tipo pratico. Quella tra gli ex può davvero essere un’amicizia a tutti gli effetti?
Nel film Se mi lasci ti cancello (Michel Gondry, 2004) i protagonisti decidono di affidarsi ad una sorta di clinica della dimenticanza affinché vengano cancellati dalle loro menti i ricordi della loro passata storia d’amore, salvo poi pentirsi della loro scelta quando le vicende prenderanno una piega inaspettata.
Non sempre le cose vanno in questo modo, accade spesso che invece di dimenticare, si vogliano mantenere i contatti con un ex partner magari trasformando l’amore, ormai finito, in una bella amicizia. Ma è davvero possibile che ciò avvenga?
Amicizia tra ex: le motivazioni
Uno studio condotto dalla Oakland University e pubblicato nel 2017 su Personality and Individual Differences ha esplorato le motivazioni che inducono le persone a rimanere amici del proprio ex una volta terminata la relazione sentimentale.
A quanto pare, il passaggio dall’amore a un’autentica amicizia sarebbe tutt’altro che scontato. Spesso si mantengono i rapporti per convenienza materiale o sociale, per continuare a manipolare le intenzioni dell’altro o perché in realtà permane un’attrazione tutt’altro che amicale.
Le persone intervistate per l’indagine avrebbero riferito infatti almeno 7 motivazioni differenti per rimanere in amicizia con il proprio ex:
1. Sentimentalità (si prova un affetto nostalgico per il precedente legame affettivo);
2. Pragmatismo (vantaggi pratici di vita quotidiana connessi alla frequentazione con l’ex partner);
3. Attrazione romantica (nonostante le fine della relazione si provano ancora dei sentimenti);
4. L’esistenza di figli o importanti risorse condivise (casa, animali domestici ecc.);
5. La riduzione dell’attrazione sessuale (questo renderebbe più facile portare avanti un amore “platonico” privo delle complessità di una relazione amorosa in senso pieno);
6. L’esistenza di amici in comune;
7. Il permanere di un’attrazione fisica e di occasionali rapporti sessuali.
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Amicizia tra ex: tenere solo i vantaggi
Sempre secondo lo studio citato, a muovere le persone a rimanere in amicizia con i propri ex, in base alle motivazioni accennate, contribuirebbero anche alcuni fattori di personalità.
Fra gli intervistati, infatti, sarebbero soprattutto coloro che tendono a manipolare o strumentalizzare gli altri – come chi ha evidenti tratti di personalità narcisistici o machiavellici – a trarre vantaggi dall’amicizia con un ex partner.
Amicizia che, in questi casi, sarebbe tutt’altro che disinteressata o che, in altri, sarebbe tutt’altro che un’amicizia, ma il perdurare di una frequentazione a carattere romanico o sessuale senza le implicazioni di una relazione stabile.
Tutte implicazioni che, fatto salvo per i casi in cui si condivida una genitorialità (e che hanno altre connotazioni), poco avrebbero a che fare con un genuino sentimento di amicizia ma che tenderebbero a mantenere alcuni vantaggi della relazione passata (vantaggi pratici, emotivi o sessuali) epurati dalla dimensione di coppia che prima li accompagnava.
Amicizia tra ex: relazioni disfunzionali
Una cosa che lo studio non mette in luce ma è naturalmente implicita alle conclusioni a cui arriva è questa: se molte persone tendono a mantenere una sorta di amicizia con l’ex partner a scopi utilitaristici e manipolativi vi è evidentemente una controparte che esprime in modo complementare una sorta di dipendenza/incapacità ad emanciparsi dal precedente legame.
In alcuni casi, infatti, quella che vorrebbe essere un’amicizia tra i due ex partner si rivela piuttosto la conseguenza di un amore disfunzionale o di un’ossessione per una persona dove uno o entrambi non possono accettare la separazione e permangono in un rapporto insano di reciproca dipendenza.
Amicizia tra ex: difficoltà a separarsi?
Spesso, dunque, pensare di trasformare il legame amoroso in un’amicizia è indice di una incapacità a separarsi, difficoltà che è insita anche nel modo di mantenere oggi i contatti con le altre persone.
I social network ad esempio rappresentano un modo per continuare ad essere “connessi” anche con le persone che non frequentiamo più, un modo per poter comunque sapere cosa fanno e per partecipare dunque di una vita dalla quale offline siamo ormai esclusi.
La fine di un amore imporrebbe invece di accedere ad un processo di accettazione ed elaborazione della perdita.
Anche quando si è scelto di recidere il legame questo può creare sofferenza perché finendo la relazione si pone fine anche a quel modo di condividere e intendere la vita che ci legava all’altro, al modo in cui essere con l’altro ci faceva sentire: siamo quindi nelle condizioni di dover compiere dei rimaneggiamenti (piccoli o grandi a seconda dei casi) della nostra identità.
Processo questo faticoso, in alcuni casi fonte di tristezza e sofferenza, ma quanto mai necessario per poter riconoscere e serbare il ricordo di ciò che di positivo è stato e poter al contempo reinvestire le proprie energie emotivo-affettive in nuovi rapporti.
Si dice spesso che “la strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni”. Anche l’amicizia tra ex può rivelarsi qualcosa di tutt’altra natura rispetto alle deliberate intenzioni di entrambi. Certo, si dirà, le eccezioni esistono… Senza dubbio, attenzione però che spesso - molto spesso forse - si sta chiamando amicizia qualcosa che è di ben altra natura.
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