Amicizia per la pelle? È una questione di Dna
Come nasce l’amicizia? Uno studio americano sostiene che a farci diventare amici è un’attrazione genetica
Una ricerca proveniente dagli Stati Uniti conferma ciò che avevamo intuito fin da ragazzi: tendiamo a diventare amici di chi ci assomiglia. La novità è che la somiglianza è a livello genetico.
L’amicizia tra due persone insomma nascerebbe più che da semplici affinità caratteriali, o interessi simili, da un vero e proprio corredo genetico in comune. È il Dna dunque la bussola che aiuterebbe il nostro istinto a riconoscere chi può essere per noi meritevole di un rapporto di amicizia a lungo termine.
Qualcuno potrebbe dispiacersi del fatto che il segreto dell’amicizia non sia tanto nell’alchimia dell’attrazione personale, quanto in una mutazione a carattere genetico. Roba in sostanza più da scienziati che da poeti…
Una ricerca sull’amicizia
La ricerca – è la prima che identifica il ruolo di alcuni specifici geni nelle nostre decisioni in fatto di amicizie – è stata portata avanti da James Fowler dell’università di San Diego e Nicholas Christakis della Harvard University di Boston. A seguire, è stata pubblicata dall’autorevole rivista dell’Accademia Nazionale delle Scienze, Pnas.
Il lavoro dei due scienziati si è basato sul confronto di alcuni geni presenti nel Dna di persone unite da vincoli di amicizia. Dai risultati arrivano alcuni suggerimenti, tra cui il fatto che i geni ci condizionano nella scelta delle amicizie dando forma a quella che potremo chiamare la nostra “rete sociale”.
“Nel nostro lavoro – ha spiegato all’Ansa James Fowler – abbiamo esaminato un importante aspetto della socializzazione: l'omofilia, cioè la preferenza per il nostro simile, l'idea che tendiamo a essere amici di persone che ci assomigliano”.
Un esempio? Persone che hanno nel Dna una certa mutazione a carico del gene 'DRD2' (gene legato al rischio alcolismo) tendono ad essere amiche con persone portatrici della stessa mutazione.
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In amore invece attraiamo i diversi
E le coppie? Un precedente studio aveva già dimostrato che in amore gli opposti si attraggono: di fatto, lui e lei si scelgono geneticamente diversi. La ricerca – condotta due anni fa da Maria da Graca Bicalho della Università di Paranà in Brasile – mostra che in amore gli opposti si attraggono sotto il profilo genetico: in questo caso lui e lei si scelgono, ovviamente in modo inconsapevole, sulla base di differenze genetiche.
Il gruppo di Bicalho ha analizzato il Dna di 95 coppie sposate e di 152 coppie di sconosciuti assortite casualmente. Il risultato è che nelle coppie di coniugi lui e lei quasi sempre hanno geni differenti.
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