Forza e vulnerabilità delle persone altamente sensibili

Non se ne parla, eppure l'alta sensibilità è un tratto che riguarda il 20% della popolazione fin dalla nascita. Cos'è, quali sono le persone altamente sensibili e come non restarne sopraffatti ce lo spiega la psicologa Francesca Santamaria Palombo, autrice del libro Il potere delle donne sensibili, ma non di sole donne si parla.

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L'alta sensibilità è un tratto che si ha dalla nascita, quindi biologicamente determinato, e si stima che appartenga al 15-20% della popolazione. In Italia sono ancora pochi i professionisti con specializzazione nel riconoscimento e gestione di questo tratto caratteriale molto potente.

 

Francesca Palombo è tra questi e nel 2021 ha pubblicato con la casa editrice Red Il potere delle donne sensibili, un testo volto ad accendere i riflettori su questa caratteristica innata, l’alta sensibilità: da potenziale elemento di vulnerabilità, infatti, una volta riconosciuta e valorizzata può trasformarsi in una vera forza, che permette di godere più intensamente ogni sfumatura del vivere e di offrire, al contempo, un contributo generoso e unico alla collettività.

 

 

 

Caratteristiche delle persone altamente sensibili

Questo tratto è stato studiato dalla psicologa Elain Aron, che ha individuato le caratteristiche principali di queste persone:

  • empatia;
  • grande attenzione agli stimoli esterni attraverso i sensi: a suoni, odori, al tatto;
  • spiccata sensibilità, cioè la capacità di mettersi nei panni altrui;
  • si vive tutto in maniera molto amplificata, di conseguenza si corre anche il rischio di svuotarsi emotivamente molto prima delle altre persone.

 

È un tratto, non è un disturbo psicopatologico ma può diventarlo se non si tiene sotto controllo o se si affrontano eventi molto stressanti, “ma non è detto”, puntualizza Santamaria Palombo. Se una sensibilità accentuata viene acquisita nel tempo, si chiama ipersensibilità.

 

Per comprendere quali persone siano altamente sensibili, la dottoressa Francesca Santamaria Palombo consiglia la visita da uno psicologo specialista, malgrado in Italia ce ne siano ancora pochi.  Se nel titolo del suo libro c'è un riferimento esclusivo alle donne, tuttavia esistono anche uomini altamente sensibili. La discriminante si pone perché le donne hanno meno difficoltà a raccontare e raccontarsi per cultura e società.  “Gli uomini hanno più difficoltà a piangere e a mostrarsi vulnerabili”.

 

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Persone altamente sensibili e somatizzazione dei vissuti

Può succedere che se questa sensibilità non viene capita si possano scatenare disturbi d'ansia. Le persone altamente sensibili possono somatizzare molto a livello del corpo: disturbi d'ansia, disturbi di stomaco, a livello gastrointestinale, potrebbe avere anche delle paure più marcate. 

 

Continua la psicologa: “È un tratto che porta a sentire e percepire di più. Quindi, bisogna lavorare molto sulla tensione. Le persone altamente sensibili sono caratterizzate innanzitutto da fortissima empatia, grande capacità di mettersi nei panni altrui, tendenza più facile al pianto e alla commozione, ci si impressiona molto davanti a un film horror o drammatico, soprattutto quando si è piccoli, si prende ampiamente parte alle ingiustizie del mondo, anche se si è esterni a quelle dinamiche, attenzione agli stimoli sensoriali, quindi tatto, udito, olfatto: luci, suoni, odori possono essere percepiti in maniera molto più marcata".

 

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Il ruolo delle emozioni nelle persone altamente sensibili

Le persone altamente sensibili non manifestano emozioni negative verso l'altro, come la rabbia, poiché tendono a tenersi tutto dentro. Tutta questa empatia costituisce una risorsa importante per vivere bene, poiché porta gli individui altamente sensibili a essere ottimi collaboratori in diversi contesti: nelle varie commissioni sanitarie, o dell'insegnamento, insomma sono risorse importanti della società, come avviene anche nel mondo animale.

 

Ma se ci si rende conto che la situazione risulta troppo difficile da gestire, la psicoterapia rimane la strada maestra di collaborazione, di accettazione e di accoglimento delle emozioni.  

 

La persona altamente sensibile è vulnerabile: “Ma è una ricchezza questa vulnerabilità. Il problema subentra – specifica la psicologa – quando si è tanto per gli altri, troppo per gli altri, da non riconoscere più chi si è, la propria pelle, Lì c'è da stabilire un percorso e capire chi si è”.

 

Il libro offre consigli e attività pratiche, che insegnano a proteggersi dallo stress, a combattere i propri nemici interiori, ad accettare le difficoltà della vita quotidiana e trasformarle in sfide, ad aprirsi a se stessi e individuare la propria direzione. 

 

Francesca Santamaria Palombo ci fa un esempio concreto: “Al centro commerciale la persona altamente sensibile potrebbe essere sopraffatta dalla folla, dal caldo, dalle luci molto forti al neon, dalle commissioni da svolgere, quindi quell'attività, che può durare un paio d'ore, così come tutte le attività del giorno, necessita di un riposo. Dal momento che la persona altamente sensibile vive tanto e molto intensamente, necessita di dormire almeno 8 ore a notte. Se non ci si riesce, attenzione alla caffeina, perché sono più sensibili anche a quello che mangiano e possono acquisire delle allergie".

 

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Le persone altamente sensibili nelle relazioni

Ci si relaziona con le persone altamente sensibili non giudicandole con giudizi non richiesti. Che è una buona regola per relazionarsi con tutti, non soltanto con le persone altamente sensibili. Predisponendosi all'ascolto, dando anche spazio, perché chi è altamente sensibile vuole anche momenti di solitudine, vuole praticare attività più rilassanti e tranquille, come stabilire un contatto con la natura. Quindi dare spazio a chi non vuole uscire tutte le sere. 

 

Esiste un'alta sensibilità in amore, così come in amicizia e in famiglia, è un lavoro molto faticoso da gestire  perché chi è altamente sensibile vuole rendere felici gli altri e accontentarli, e il grande lavoro è che dovrebbe imparare a saper dire di no e a stabilire dei confini".