La consapevolezza sull'autismo nella giornata mondiale
Torna la Giornata Mondiale della Consapevolezza sull'Autismo, ripercorriamo le caratteristiche principali di questa sindrome e andiamo alla Scoperta dell'ABA.
Il 2 aprile torna la Giornata Mondiale della Consapevolezza sull'autismo. Mi piace molto come hanno chiamato questa giornata; la sottolineatura sulla consapevolezza ci indica chiaramente che la sfida oggi è ancora sulla conoscenza corretta di questa sindrome.
Una corretta informazione su quali siano i disturbi sullo spettro autistico è la vera arma che abbiamo per non lasciarci impaurire sulle pratiche mediche che alcuni sostengono a monte dell'autismo e per guardare con occhio critico le nuove terapie di sostegno.
Quando si parla di patologie è facile lasciarsi trasportare dalla paura o dalla speranza per dare un senso ad un evento incontrollabile, ma oggi facciamoci guidare dalla consapevolezza.
Giornata sull'autismo: prima facciamo il punto
A costo di ripetere delle buone informazioni che potreste aver letto (anche) su Internet. L'autismo non esiste, esistono i disturbi dello spettro autistico, e non è una patologia bensì una sindrome. Cosa significa?
- non esiste una forma unica di autismo, ma ogni individuo incarna in modo personale questa sindrome
- non è una malattia dalla quale si guarisce, l'autismo (continuiamo a chiamarlo così) è una disabilità a livello comportamentale che è più affine ad un modo di essere.
Nel DSM IV l'autismo viene riportato come un disturbo che compromette in modo pervasivo lo sviluppo, ha una base genetica e insorge nei primi tre anni di vita.
I sintomi riguardano la sfera sociale (difficoltà a interagire con gli altri secondo le modalità più funzionali), la sfera comunicativa (difficoltà ad esprimersi a vari livelli) e il comportamento con una frequente insorgenza di comportamenti stereotipati.
Autismo e fattori ambientali: quale legame?
Autismo: come intervenire?
Non trattandosi di una patologia, non esiste una cura vera e propria; purtroppo il bambino autistico (ad oggi) non può prendere una medicina e riallinearsi, anche perché non esistono forti certezze sulla causa scatenante, almeno a livello scientifico.
Cosa fare allora? Si tratta di persone con un modo di fare particolare che non vanno certamente esclusi; un buon grado di conoscenza della sindrome e una certa apertura mentale sono quello che ognuno di noi può dare come apporto al "trattamento" dell'autismo.
Voler capire fino a che punto possiamo spingerci con quel bambino e in che modo possiamo andargli incontro per fare breccia nel suo mondo è il principio per la loro inclusione.
Dal punto di vista del bambino esistono molti programmi che nel rispetto delle specificità del soggetto autistico lo accompagnano verso il suo proprio percorso di crescita stimolandone i progressi che (non va dimenticato) possono essere raggiunti nell'ambito del suo quadro clinico.
Sostenere la crescita del bambino autistimo
I percorsi di sostegno per la crescita e lo sviluppo di bambini con una diagnosi di autismo sono molti e seguono molti approcci, ma una cosa è certa: prima si comincia, coinvolgendo al massimo la famiglia è meglio è, per tutti! L'approccio che secondo la letteratura offre migliori risultati è l'ABA: Applied Behaviour Analysis.
Questa terapia si basa si basa sui principi dell'analisi comportamentale per favorire i comportamenti socialmente significativi; non si tratta di un percorso prestabilito e fisso, poiché la metodologia parte da un'analisi delle peculiarità del caso per stabilire su quali comportamenti intervenire tenendo presente quali risultati a lungo termine ottenere (comportamenti funzionali nell'età adulta), quali sono i deficit reali e quali risorse personali e familiari hanno a disposizione questi bambini.
Seguendo un training di 25-30 ore settimanali si cerca di insegnare a questi bambini sia comportamenti concreti (fare la doccia, giocare, fare i compiti, ecc..) sia delle abilità sociale (gestire l'aggressività, limitare le ossessioni, ecc).
L'intervento ABA prevede un'osservazione del comportamento in questione e si propone di stabilire una serie di piccoli passaggi per arrivare al raggiungimento di un cambiamento globale.
Il percorso è accompagnato da una meticolosa registrazione dei cambiamenti per operare dei miglioramenti lungo tutto il percorso. L'adozione di un'ottica scientifica ha anche permesso di valutare quantitativamente l'efficacia di questa tecnica a sostegno della sua utilità.
La famiglia del bambino autistico
Per approfondire:
> Disturbi dell'infanzia e dell'adolescenza