Psicoterapia evolutiva
La psicoterapia evolutiva affronta le forme psicopatologiche che insorgono durante l'infanzia e l'adolescenza. A seconda delle situazioni, si può lavorare individualmente con il paziente o coinvolgere la sua famiglia.
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Supervisione a cura della dott.ssa Chiara Antonaroli, psicologa e psicoterapeuta
La psicoterapia evolutiva si occupa di quelle forme psicopatologiche che hanno il loro esordio durante le fasi dello sviluppo, o “età evolutiva”. Alcuni disturbi sono diagnosticati in prevalenza durante l'infanzia o l'adolescenza e per questo vengono spesso indicati nei testi di psicopatologia del bambino e psicopatologia dell'adolescente, anche se non terminano con tale fase evolutiva.
L'adolescenza, fase evolutiva molto difficile e complessa, in cui si verificano rapide modificazioni fisiche, sessuali, psicologiche, cognitive e sociali alle quali l'adolescente deve adattarsi, pone a psicologi e psicoterapeuti sfide importanti, mettendoli di fronte alla necessità di modificare le abituali prospettive e metodologie di intervento.
Le varie teorie psicologiche e i relativi metodi terapeutici si interrogano da tempo sull’approccio migliore da adottare con i pazienti in età evolutiva.
A seconda del disagio espresso e delle caratteristiche della famiglia è possibile intervenire con un percorso di psicoterapia familiare o lavorare individualmente con il bambino/ragazzo o con la coppia genitoriale.
Psicoterapia evolutiva: per quali problematiche
Gli interventi di psicoterapia evolutiva possono essere di consulenza o espressamente di cura. Si rivolgono a bambini o ragazzi che esprimono un disagio. Alcuni segnali possono essere osservati attraverso disturbi del sonno, problemi con l’alimentazione, nella socializzazione, nella gestione delle emozioni, difficoltà scolastiche ecc. Rispondendo tempestivamente a queste difficoltà, si può evitare che si strutturino disturbi più significativi o comunque ridurre le difficoltà.
Alcune delle problematiche affrontate attraverso la psicoterapia evolutiva sono:
- ritardo mentale
- disturbi dell’apprendimento
- disturbi del linguaggio e della comunicazione
- alterazioni della motilità
- disturbi dell’alimentazione
- disturbi delle funzioni evacuatorie (enuresi ed encopresi)
- disturbi dell’identità di genere
- l’autismo precoce infantile
- disturbi d’ansia
- deficit di attenzione/iperattività
- disturbi condotta e comportamento, il bullismo
- problemi di comunicazione genitori-figli
- problemi di inserimento scolastico
- fobie
- disturbi da tic
- comportamenti a rischio
- difficoltà di rielaborazione del lutto o della separazione dei genitori
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