Diversi tipi di insonnia: non una ma più
Il manuale di classificazione comunemente utilizzato da psicologi, psichiatri e medici non parla di un solo tipo di insonnia, ma di più e diverse categorie. Vediamo come si caratterizzano le diverse tipologie di insonnia
La quarta edizione del Manuale Statistico e Diagnostico dei Disturbi Mentali (DMS-IV) distingueva tra insonnia primaria e insonnia secondaria.
Come suggerisce il nome, nel caso dell’insonnia secondaria, il disturbo del sonno dipende da un’altra condizione, è perciò ad essa seconda. Il disturbo primario in questo caso può essere un altro disturbo del sonno, un disturbo psichiatrico, medico e/o dovuto ad abuso di sostanze. In questa situazione, quella dell’insonnia secondaria, il disturbo consiste in un sintomo o un insieme di essi, che sono per lo più determinati da una condizione sottostante.
Nell’insonnia primaria, invece, il disturbo del sonno non dipende da nessun altra condizione medica o psichiatrica, può co-esistere con essa (in questo caso si parlerà di comorbilità) ma non dipende da essa, ovvero, ne è eziologicamente e funzionalmente indipendente.
Per questo, nel caso dell’insonnia primaria, il disagio psicologico che vi si associa non è considerato come la cause (insonnia secondaria), bensì come una conseguenza o una difficoltà che co-esiste con esso.
Le insonnie primarie
La classificazione internazionale dei disturbi del sonno (ICSD-2) definisce 5 categorie per le insonnie primarie:
- disturbo di insonnia da adattamento che si presenta a seguito di uno stress identificabile. Non se ne conosce la prevalenza, ma si suppone che ciascuno di noi ne abbia sofferto almeno una volta nella vita. La sua natura è transitoria e ha termine quando lo stressor finisce o l’individuo si adatta ad esso.
- Insonnia psicofisiologica, di natura appresa. Le cause di questo tipo di insonnia sono l’eccessiva preoccupazione per il sonno e la propria qualità del sonno, la seconda causa è l’associazione di una condizione di veglia con stimoli che tendenzialmente caratterizzano il sonno.
- Insonnia soggettiva, caratterizzata dalla presenza soggettiva di un disturbo del sonno non corroborata da evidenze oggettive quali alterazioni del sonno e conseguenze diurne negative.
- Insonnia di inadeguata igiene del sonno, dovuta a comportamenti e stile di vita incompatibili con il mantenimento di un buon sonno.
- Insonnia idiopatica, che emerge nell’infanzia e viene protratta fino all’età adulta, di cui spesso non si riesce a identificare una causa principale.
L’ansia è una delle cause più probabili dell’insonnia primaria
Le insonnie secondarie
Tra le insonnie secondarie, si annoverano:
- Insonnia dovuta a una condizione fisiologica, causata ciò da un disturbo medico o da un fattore fisiologico. Tra le principali cause, dolore cronico, problemi gastrointestinali, problemi endocrinologici; ma anche menopausa e gravidanza.
- Insonnia indotta da sostanze, causata al consumo eccessivo di farmaci, droghe o alimenti. Ad esempio l’alcool che spesso viene usato per facilitare l’addormentamento in quanto provoca sonnolenza, causa invece una frammentazione del sonno nelle ore notturne.
- Insonnia dovuta ad un effetto collaterale di un farmaco, come ad esempio alcuni antidepressivi, antiipertensivi, e diuretici.
Diversi tipi di insonnie e DSM-V
La più recente versione del DSM elimina la distinzione tra insonnia primaria e secondaria.
La diagnosi di insonnia primaria lascia spazio a quella di disturbo da insonnia, mentre i disturbi del sonno correlati a problemi di respirazione sono stati ristrutturati nella categoria disturbi circadiani del ritmo sonno-veglia, e sono state introdotte nuove categorie: disturbo comportamentale del sonno e sindrome delle gambe senza riposo.
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