Motivati al bene: perché i bambini amano i supereroi
I bambini presentano un'innata tendenza al bene e alla pro-socialità, per questo e per altri motivi amano e ammirano i supereroi.
Ognuno di noi ha nel cuore un supereroe: sono personaggi che non passano mai di moda e che ogni bambino sogna di diventare guardandoli con ammirazione nella sua crescita.
Sono i travestimenti preferiti per il carnevale, i ruoli maggiormente ricoperti nei giochi infantili, le figure dei libri da colorare più selezionate e i cartoni che tengono gli occhi di tutti fissi allo schermo, come in venerazione.
L’amore verso questi personaggi è tipico dei bambini e ha una motivazione ben precisa e funzionale alla crescita, così come l’immedesimarsi negli stessi durante il gioco.
Supereroi: perché i bambini li amano così tanto
Una ricerca condotta su bambini di 6 e 10 mesi ha dimostrato che già così piccoli, si può manifestare una fervida motivazione a fare del bene (Hamlin et al, 2007) preferendo infatti una figura che aiuta il prossimo in difficoltà, rispetto a quella che ostacola o danneggia.
Quindi i bambini hanno un’innata preferenza per il bene e la condotta pro-sociale e solo le esperienze e i modelli educativi possono influenzare lo sviluppo successivo del comportamento positivo o negativo verso il prossimo.
L’amore per i supereroi deriva quindi dalla tendenza al bene: sono modelli di aiuto e supporto all’altro, di coraggio, di comportamento positivo rivolto non solo a singole persone ma anche all’intera umanità, proteggono i più deboli e puniscono i prepotenti. I bambini tendono quindi a imitarli e immedesimarsi in loro attuando giochi di fantasia estremamente importanti.
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Importanza del gioco nello sviluppo
Il gioco è fondamentale nello sviluppo dei bambini. È un campo in cui il bambino può sperimentare la realtà e se stesso, mettersi alla prova, esplorare, conoscere e scoprire.
È un’attività che permette l’espressione della creatività, l’utilizzo della fantasia e quindi la rappresentazione della realtà in modo più semplice, adeguato e comprensibile per il bambino.
Nel gioco i vissuti spiacevoli, le situazioni complesse e difficili da comprendere, possono essere esplorati con un linguaggio e una modalità comprensibile al bambino, che sperimenta quindi maggior controllo sugli stessi e minore preoccupazione, aumentando la propria autostima e il senso di autoefficacia.
È un’esperienza ricca di emozioni, di vissuti sperimentati in un campo ben conosciuto e accettabile dal bambino, così da poter essere compresi e accettati, imparando anche a gestirli.
La componente relazionale che vede il contatto con coetanei nel gioco tra pari o adulti favorisce lo sviluppo di abilità sociali, del senso delle regole, la cooperazione, la conflittualità e sua risoluzione.
Infine è supporto per lo sviluppo di abilità cognitive come la pianificazione, l’organizzazione, il problem solving, oltre a essere un buon mezzo per veicolare apprendimenti specifici in modalità divertente e motivante.
Insomma, il gioco è un ottimo “amico” per la crescita funzionale e positiva e non deve essere né impedito, né forzato.
“Io sono un supereroe”
Giocare a essere un supereroe o con pupazzi rappresentativi è molto tipico sia tra i maschi che tra le femmine. È un gioco in cui il bambino sperimenta sé come coraggioso, pronto a fare del bene, agendo secondo principi di giustizia e lealtà.
Grazie a esso si sviluppano comportamenti pro-sociali volti al bene e alla cooperazione che probabilmente caratterizzeranno tutta la loro vita.
La sperimentazione del sé come abili e capaci, con la possibilità di controllare il mondo circostante, imparando a gestire le situazioni problematiche, affrontare ostacoli con determinazione, elementi fondamentali nel rapporto con l’ambiente in tutto il corso della vita.
Inserirsi nel mondo del bambino, parlare il suo linguaggio e assecondare questo loro amore per i supereroi, ma in generale la fantasia, la creatività e spensieratezza, è utile per trasmettere regole, valori, principi e stili di comportamento positivi, corretti e necessari per la vita futura.
Si può rinforzare la sua stima di sé, la relazione con lui e il senso di fiducia, aiutandolo ad affrontare verità e sfide con minore angoscia e maggiore comprensione servendosi di questa realtà a lui nota.
I piccoli supereroi di oggi potranno essere grandi eroi di vita nel futuro quindi fare del bene a se stessi e agli altri, con soddisfazione e capacità di superare le difficoltà.
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