Il perfezionismo nei bambini: come attenuarlo?

Il bambino è bravo o perfezionista? Se sta seduto ore e non è mai contento del risultato dei propri sforzi, meglio attenuare questo perfezionismo ed esser più felice

Il perfezionismo nei bambini: come attenuarlo?

Il perfezionismo nei bambini può essere facilmente scambiato per qualcosa di positivo.

Un bambino che è capace di mantenersi a lungo concentrato e di disegnare o scrivere con grande precisione sarebbe il sogno di ogni madre per la sua diligenza.

Il perfezionista però non è mai soddisfatto di sé e questi continui sforzi confluiscono nell’insoddisfazione piuttosto che nella gioiosa contemplazione dei propri sforzi.

 

Essere perfezionista

Il perfezionista è una persona che esige da se stesso, più che dagli altri, una prestazione che vada aldilà di qualunque standard.

Non importa tanto il genere di qualità da raggiungere, perché lo scopo è quello di andare sempre oltre: ogni sforzo è vano ed è sempre criticato.

Scrupoloso, ossessivo e mai soddisfatto il bambino perfezionista è caratterizzato da una bassa autostima ed è emotivamente ipercontrollato.

Il perfezionista si scosta da una persona esigente proprio per la sua convinzione radicale che non “sarà mai abbastanza”.

 

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Bambini perfezionisti, genitori perfezionisti

Il perfezionismo nei bambini è in genere il frutto di un insegnamento di uno stile genitoriale basato su aspettative irrealistiche imposte sin dalla più tenera età.

I genitori, in buona fede, credendo di spronare il bambino impongono degli standard che non sono adeguati alla sua età; ciò induce a delle aspettative eccessive e quindi ad una reazione negativa agli sforzi del bambino.

Il genitore perfezionista non dà tregua e crea un clima di tensione che infine viene interiorizzato dal figlio che, come mamma e papà, non sarà mai contento di sé.

 

Come aiutare il piccolo perfezionista

Ecco qualche consiglio dello psicologo Mazzuchelli per aiutare genitori e bambini ad uscire dalle trappola del perfezionismo.

  1. Siate consapevole del modo in cui vi esprimete riguardo il vostro lavoro e le vostre performance. Se sarete clementi con voi stessi anche loro apprenderanno per imitazione ad apprezzare lo sforzo oltre al risultato.
  2. Se vi sentite frustrati esprimetelo a parole e proponete della alternative al vostro “insuccesso”.
  3. Concentrate le vostre aspettative sull’impegno e non solo sul risultato: un sette sudato è bello e gratificante quanto un dieci.
  4. Coltivate i talenti dei bambini considerando la loro performance nella loro globalità piuttosto che concentrando la loro attenzione su singoli dettagli.
  5. Lasciateli perdere e sbagliare, così sapranno che è un’eventualità da cui potranno sempre rialzarsi.

 

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