Musica e meditazione
Tutte le tecniche di meditazione, per quanto molto diverse fra loro dal punto di vista metodologico o filosofico, promuovono il raggiungimento di uno stato di centratura interiore attraverso la focalizzazione dell’attenzione su un’unica fonte di stimolo che può essere il respiro, un mantra o la musica, potente via di concertazione, rilassamento e accesso alla spiritualità.
Nelle antiche religioni indiane la musica veniva considerata sacra e, per questo, via privilegiata di accesso al Divino e di riconnessione col Tutto. La tradizione della musica sacra indiana è quindi millenaria e perdura ancora oggi tanto che le tecniche di meditazione di origine orientale sono arrivate fino a noi fondendosi con contaminazioni occidentali. La musica continua ad essere considerata, dalla tradizione orientale, una forma di meditazione, come scrive Ravi Shankar nella sua autobiografia My Life, My Music, (Simon & Schuster, 1968) uno dei più famosi musicisti indiani dell’epoca moderna che avvicinò alla musica classica indiana anche artisti occidentali del calibro di John Coltrane e George Harrison.
Psicofisiologia della meditazione
Gli studi psicofisiologici sulla meditazione hanno evidenziato come, durante lo stato meditativo, si verifichi, fra i vari fenomeni fisiologici, una profonda sincronizzazione fra i due emisferi destro e sinistro del nostro cervello: in altre parole, durante la meditazione (così come avviene negli stati di benessere) i due emisferi lavorano in sinergia producendo una “sinfonia” comune: sono i momenti in cui siamo “totali” e centrati nel nostro essere e la nostra attenzione, la nostra coscienza sono totalmente focalizzate.
A tal fine le tecniche di meditazione mirano a raggiungere questo stato concentrando l’attenzione su un’unica fonte di stimolo: il respiro, la visualizzazione di un oggetto, la ripetizione di un mantra o l’ascolto musicale.
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L’ascolto musicale come forma di meditazione
Si tratta di amplificare l’attenzione utilizzando la musica (non solo la musica indiana, ma ad esempio anche la nostra musica classica strumentale) come mezzo per la meditazione: la musica permette l’affiorare delle sensazioni e delle emozioni, la meditazione permette di osservarle con consapevolezza; in tal senso si dice che la musica è meditazione esteriore e la meditazione è musica interiore per “armonizzare” tutti i livelli del nostro essere.