La teoria dei gruppi di Kurt Lewin

La teoria dei gruppi di Kurt Lewin ha dato un importante contributo alla psicologia sociale grazie alla sua visione del campo. Oggi i T-group che nascono da questa idea sono tra i migliori strumenti formativi per la stimolazione del cambiamento.

La teoria dei gruppi di Kurt Lewin

La teoria dei gruppi di Kurt Lewin è uno dei più importanti contributi dati da questo autore alla psicologia sociale grazie soprattutto all'idea di campo.

Si inserisce all'interno della scuola della Gestalt e quindi cerca di inserire il comportamento dell'individuo all'interno delle dinamiche di un gruppo. Vediamo più nel dettaglio quale chiave di lettura ci offre.

 

Il campo secondo Lewin

Kurt Lewin basa la sua visione dell'individuo e del gruppo sul concetto di campo, metafora che eredita dalla Gestalt, come insieme di elementi che costituiscono un'unità che è più della somma delle singole parti.

Ogni elemento, ogni comportamento non può essere letto o considerato senza prendere in esame il posto che occupa nel campo, perché è da quelle relazioni che acquista un significato nuovo.

Se consideriamo l'individuo, il suo campo psicologico include oltre a se stesso tutto l'insieme dei fattori ambientali. Più in dettaglio secondo Lewin ci sono tre livelli da considerare:

1.     livello sociale e ambientale dove esistono tutti quegli elementi/persone/eventi che accadono aldilà della volontà individuale

2.     livello dello spazio di vita in cui esistono le rappresentazioni psicologiche della vita

3.     livello di frontiera, cioè il luogo dove le dimensioni precedenti si incontrano.

 

Il gruppo e il campo sociale

Un gruppo, per Lewin, è a sua volta un campo dove gli individui si amalgamo per creare qualcosa di più grande, una totalità con caratteristiche proprie.

L'obiettivo è quello di trovare un equilibrio tra il dentro e il fuori; così come accade per l'individuo anche il gruppo è in costante contatto con l'ambiente e cerca di trovare un equilibrio tra richieste interne ed esterne. Il gruppo è una realtà dinamica che si muove continuamente, perché la staticità ne decreta la fine.

L'elemento chiave di un gruppo, ciò che lo tiene insieme e ne caratterizza l'identità è l'Interdipendenza, cioè il legame tra gli elementi che non possono vivere gli uni senza gli altri. Esistono due tipi di interdipendenza che qualificano due tipologie di gruppo:

1.     interdipendenza del compito: il gruppo, come quelli al lavoro, nascono perché devono portare a termine un obiettivo per cui è necessaria la collaborazione di molti;

2.     interdipendenza del destino: il gruppo nasce e tiene al suo interno individui che condividono un'esperienza o una condizione esistenziale che li rende uniti perché hanno un destino comune.

 

I T-group

I T-group o sensitive training group sono un'altra importante eredità di Lewin soprattutto per quanto riguarda i gruppi di lavoro. Questi gruppi sono concentrati sull'addestramento degli individui alla sensibilità su ciò che accade nel hic et nunc.

Il gruppo è un contenitore che aiuta gli individui a definirsi; il conduttore gestisce i tempi e i ruoli, ma lascia che le relazioni nascano spontaneamente. Questi legami costituiscono la struttura del campo che può essere utilizzata come leva per il cambiamento.

I T-group oggi vengono utilizzati come strumento formativo per stimolare il cambiamento nei singoli, ma anche nelle realtà organizzative.

 

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