Stress da covid? Ne sanno qualcosa i rappresentanti di classe
Messaggini, telefonate, la connessione che cade e i compiti da passare. Tra le tante categorie che subiscono lo stress da Covid c'è indubbiamente anche il rappresentante di classe, per certi versi, il genitore incompreso.
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La pandemia ha generato un cambiamento ingente nello stile di vita di tutti impattando su moltissime realtà, stravolgendole e richiedendo la messa in atto di strategie e risorse spesso nuove.
Uno di questi ambienti è sicuramente la scuola a cui è stata, ed è tutt’ora richiesta, una grande modifica della normale quotidianità e modalità didattica, che ha spesso creato molteplici difficoltà. Tanto da rendere necessario attivare proposte di supporto psicologico a scuola.
Ma la scuola non è solo un luogo fisico, anzi, è soprattutto luogo fatto di persone quali insegnanti e tutti gli operatori scolastici, alunni e genitori. Ognuno con propri ruoli e mansioni. Con l’emergenza sanitaria alcuni ruoli si sono stravolti o hanno oltrepassato alcuni confini: uno tra questi è quello del rappresentante di classe dei genitori a cui è lecito riconoscere un certo stress da covid.
Rappresentante di classe: chi è e cosa fa
Il rappresentante di classe dei genitori è un genitore, o talvolta più genitori, eletti dal gruppo genitoriale di una sezione, per assumere il ruolo di colui o colei che rappresenta il gruppo genitori all’interno del consiglio di classe e delle situazioni istituzionali.
A causa della pandemia anche il momento delle elezioni si è modificato: in molte istituzioni scolastiche è stata infatti scelta una modalità smart di elezione, ovvero telematica.
In ogni caso, il rappresentante è il tramite tra la scuola, gli insegnanti e il gruppo genitori. Ha pertanto un ruolo molto importante in quanto, non solo media in caso di necessità, ma è anche portavoce da una parte o dall’altra delle difficoltà, delle esigenze, delle richieste, delle informazioni.
La persona identificata, quindi deve conoscere l’organizzazione scolastica, interfacciarsi con gli organi collegiali e partecipare alle riunioni per cui è stato eletto, deve essere portavoce di iniziative e progetti, proporre collaborazione e attività all’interno del gruppo genitoriale e cercare accordi e punti di contatto con la scuola.
In una condizione di normalità scolastica le mansioni da svolgere sono molte ma tutti i genitori sono a conoscenza del funzionamento delle lezioni, della giornata scolastica, dei compiti e delle modalità di azione proprie e dei loro figli, nonchè delle richieste e offerte date dalla scuola.
In pandemia queste ed altre certezze sono andate perse e tutto il mondo scuola si è trovato a doversi rivoluzionare dall’oggi al domani, senza modelli precedenti, caricando sulle spalle dei differenti attori coinvolti il peso delle novità.
Rappresentante di classe in pandemia
In questa emergenza sanitaria il rappresentante di classe ha assunto un ruolo estremamente importante e per certi versi fondamentale. Egli, infatti, si è trovato a dover gestire rapporti con insegnanti e genitori maggiori rispetto a quelli precedenti, dettati dalla modifica del modo di fare scuola e dall’incertezza.
Pertanto, ha dovuto, per esempio, supportare le famiglie nella comprensione delle nuove modalità di didattica a distanza, nell’utilizzo delle piattaforme, mediare tra i genitori e le insegnanti, cercando di riferire le richieste di tutti e trovare soluzioni ottimali ed efficaci.
Infatti, è da tener presente che essendo il solo contatto con la scuola, almeno a livello generale e inizialmente, il rappresentante è chiamato e coinvolto ogni qualvolta qualcosa non funzionasse, non fosse compreso o possibile. Per cui è il rappresentante a capire con le insegnanti come fruire il materiale, riferire le lamentele dei genitori rispetto alla modalità di lezione, alla quantità di compiti, alla gestione faticosa delle richieste a causa delle esigenze lavorative di ogni genitore e famiglia, il fatto che molte famiglie con più figli faticassero nel far seguire le lezioni a tutti contemporaneamente.
Insomma, il rappresentante si è trovato come tutti a dover gestire una nuova situazione ma ricoprendo un ruolo che, quasi sempre, esula dal proprio lavoro e dalla gestione quotidiana e che, se prima occupava una parte circoscritta del tempo, ora è diventato un carico non indifferente e spesso caratterizzato da problematiche importanti e la difficile gestione di un gruppo genitori e insegnanti stanchi e sfiniti da questa situazione.
Stress e difficoltà
Considerate le innumerevoli richieste e le tante cose da gestire ogni giorno, sommate alle normali esigenze e impegni lavorativi giornalieri, alla gestione famigliare, della didattica dei propri figli… è facile comprendere come il carico di stress su queste figure sia aumentato e abbia talvolta anche toccato livelli alti.
Il rappresentante infatti deve riuscire a gestire più aspetti contemporaneamente, cercando di trovare la soluzione ottimale per tutto e mantenere un equilibrio tra i docenti, la scuola e i genitori, tutto ricordandosi che ogni azione e decisione ricade sugli alunni, altra grande categoria fortemente colpita.
Deve muoversi in equilibrio tra il proseguo della didattica e quello della normale quotidianità di ogni famiglia, solitamente almeno una ventina, portando avanti la propria. Ha sulle spalle responsabilità, deve rispondere continuamente a domande, messaggi sulle differenti chat e ricordarsi di riferire tutto con attenzione.
Anche in questo ruolo quindi questi genitori si sono dovuti reinventare e riadattare e individuare strategie funzionali alla buona riuscita della didattica. Importanti risorse potrebbero essere il riuscire a costruire un clima di collaborazione tra i genitori, magari creando momenti di confronto strutturati e con gli insegnanti, generare una rete di aiuti e supporto reciproco così da alleviare il carico sulle sue spalle e sapere che laddove egli non può intervenire repentinamente, c’è un altro papà o altra mamma che può agire, come ad esempio nel dare un compito o mandare una foto della pagina dl libro.
Insomma, sicuramente questa pandemia ha messo a dura prova la resilienza di ognuno, anche quella di queste figure poco considerate, ma che hanno in realtà molta importanza e sono punti di riferimento. Tuttavia, la buona riuscita della didattica dipende anche dalla buona collaborazione del gruppo coinvolto, che può essere anche un valido supporto sia per il rappresentante ma anche per alunni, insegnanti e tutti i genitori.