Coronavirus: sì al supporto psicologico a scuola per studenti e personale
Lo psicologo a scuola potrebbe - ai tempi di Covid-19 - essere una risorsa per aiutare bambini e ragazzi a vivere più serenamente il ritorno alla vita scolastica.
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Di psicologi a scuola, evidentemente, ce n'era bisogno.
La scorsa estate, in vista della ripresa delle lezioni scolastiche, era stato firmato il “Protocollo di Intesa per garantire l’avvio dell’anno scolastico nel rispetto delle regole di sicurezza per il contenimento della diffusione di COVID-19” da parte del Ministero dell’Istruzione e tutte le istituzioni collaboranti. Questo accordo ha portato nei mesi successivi a una analisi di come il servizio abbia supportato gli studenti italiani alle prese con lo stress da Covid e con le fatiche di proseguire per lungo tempo con la DAD.
I metà dell'anno scolastico 2020-2021 il neo Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha incontrato il Presidente del Consiglio nazionale dell’ordine degli psicologi David Lazzari per confermare la necessità di arginare fenomeni di disagio e sofferenza tra gli studenti a causa del pesante impatto della pandemia sulla tenuta psicologica di bambini e ragazzi.
I dati presentati in questa occasione, infatti, confermano un impegno più che mai necessario: oltre il 70% degli Istituti ha attivato azioni di consulenza psicologica in favore degli studenti, un dato significativo ma ancora non sufficiente per garantire il supporto richiesto dall’emergenza sanitaria.
Il supporto psicologico agli studenti italiani nell'era Covid
Tra le altre linee guida e misure adottate, oltre all’allestimento di Help Desk per le istituzioni scolastiche, la regolamentazione degli ingressi e delle uscite, le misure di prevenzione e gestione dei casi critici e sospetti, gli obblighi formativi, ecc. è stata anche definita l’importanza del sostegno psicologico per studenti e personale.
A seguito di una assidua collaborazione e contrattazione tra il Consiglio Nazionale Ordine degli Psicologi e il Ministero dell’Istruzione è stata riconosciuta la figura dello psicologo scolastico come di primaria importanza nella gestione della ripartenza della scuola e nel contenimento della diffusione del Covid-19.
In particolare, il testo sottoscritto afferma il ruolo del professionista in campo psicologico “per fronteggiare situazioni di insicurezza, stress, ansia dovuta ad eccessiva responsabilità, timore di contagio, rientro al lavoro in 'presenza', difficoltà di concentrazione, situazione di isolamento vissuta”. Il supporto sarà rivolto sia agli studenti che a tutto il personale scolastico, secondo differenti modalità e progetti appositamente pensati ed allestiti, al fine di garantire il benessere psicologico dei singoli individui e dell’intero sistema scolastico, facendo leva sulle risorse personali e della collettività scolastica, in ottica preventiva e di ripartenza positiva.
Le modalità con cui questo servizio verrà erogato e la figura dello psicologo effettivamente inserita nel contesto scolastico come figura di riferimento, è ancora tutto da chiarire. Quello che si sa è che a coordinare il supporto psicologico e le attività del professionista saranno gli Uffici Scolastici Regionali e gli Ordini degli Psicologi Regionali.
Da segnalare che la figura dello psicologo scolastico non è nuova, ma già presente nel contesto italiano, seppur ancora poco utilizzata ed effettivamente operativa nelle scuole. Oggi più che mai l’identificazione di questa figura e del sostegno psicologico, come uno degli elementi principali per il nuovo anno scolastico riafferma il ruolo degli aspetti psicologici nell'identificazione del benessere scolastico e non solo.
Psicologo a scuola nella ripresa
Le prime ricerche effettuate in Cina (Zhou et al. 2020) attestano che durante la pandemia il 43,7% dei giovani ha sviluppato problemi depressivi e il 37,4% ansiosi, osservando quindi come i disagi psicologi, anche tra i più giovani, sono una variabile fondamentale da considerare nella ripresa e nel ripristino di una nuova normalità.
Questi dati accanto agli innumerevoli elementi che mettono a rischio il benessere di studenti e tutti coloro che gravitano attorno al contesto scuola, mostrano quindi come la figura dello psicologo abbia un ruolo fondamentale nella ripresa scolastica.
Il professionista infatti può agire in forma preventiva attraverso corsi di formazione sul personale rispetto ai rischi psicologici della pandemia, la gestione dell’ansia e della preoccupazione, nonché nel raggiungimento di una maggiore consapevolezza del ruolo di tutti nel raggiungimento di maggior benessere, nonchè nel rispetto delle norme di sicurezza previste. Può effettuare osservazioni e monitoraggio su situazioni più fragili e a rischio.
Inoltre, ha un ruolo principale nell’accogliere e agire in momenti di difficoltà e disagio sia studenti che personale. I giovani infatti possono andare incontro ad ansie per la ripresa, per la gestione del contagio e paura della malattia, è possibile osservare accentuazione di disagi prevalentemente latenti, incremento dell’isolamento di alcuni e delle difficoltà scolastiche e di adattamento.
Per questo la presenza di una figura competente che possa supportare gli alunni nella gestione della ripresa e nella messa in gioco si risorse personali e di contesto favorisce lo sviluppo di maggior benessere e successo scolastico. Inoltre può essere risorsa importante nell’aiutare i più piccoli ma anche gli adolescenti nella comprensione del proprio ruolo nella gestione della pandemia, e quindi incrementare senso di responsabilità verso la propria e altrui salute.
Rispetto al personale può essere figura a cui chiedere aiuto e consulenza nella gestione di casi particolari e situazioni critiche relative agli alunni, ma anche figura di sostegno e supporto nella gestione di ansia, stress, preoccupazione eccessiva e forte carico, non solo di lavoro e responsabilità nella prevenzione del contagio, ma anche e soprattutto emotivo.
Insegnanti e tutto il personale scolastico è infatti chiamato a custodire con cura un contesto delicato, e al tempo stesso estremamente importante per il futuro di tanti giovani. Sono promotori non solo di cultura e sapere ma anche educazione, senso civico e responsabilità e il loro esempio nella gestione della situazione di emergenza è modello per gli alunni.
Questo è sempre stato e ancora di più oggi, dove la salute di tutti gli attori del contesto scuola è sotto tutti i riflettori e quasi ago della bilancia in molte decisioni. Normali quindi sono le ansie e le preoccupazioni di alunni, insegnanti, personale scolastico e genitori, e importante la loro presa in carico, al fine di supportate l’intero sistema nella gestione della situazione e nell’attivazione delle risorse per garantire un futuro scolastico migliore e in massima sicurezza.