Sonno e alimentazione: quale relazione?
Esiste una relazione tra sonno e alimentazione? Il modo in cui dormiamo può influenzare il modo in cui mangiamo? Per perdere peso, quale “peso” ha il sonno?
Dormire non è un lusso, anche se per alcuni potrebbe sembrare così. Dormire è una funzione essenziale che il nostro organismo ha bisogno di espletare.
Non dormire sufficientemente ha delle conseguenze negative sulla salute: altera le funzioni mentali e aumenta il rischio di malattie cardiache.
Sempre più studi convergono nel dire che la deprivazione di sonno (non necessariamente totale ma anche solo parziale) potrebbe portare sia ad un aumento di peso, sia ad altre conseguenze metaboliche negative.
Alcuni studi dimostrano che passare alcune notti consecutive privandosi di sonno (4-6 ore di sonno per notte) produce degli effetti negativi sull’ormone che regola il senso di fame e sazietà, influenzando quindi il comportamento alimentare e i tassi di perdita di grasso.
Mancanza di sonno e senso di fame e sazietà
Gli effetti che il sonno esercita sul peso sono dovuti a due importanti ormoni coinvolti nel processo di fame e sazietà: la grelina e la leptina. Il primo informa il vostro cervello della fame, il secondo, al contrario, della sazietà.
Gli studi dimostrano che anche dopo appena due notti consecutive in cui si dorme 4 ore, i livelli di grelina (fame) aumentano, mentre i livelli di leptina (senso di sazietà) diminuiscono con conseguente desiderio di cibi ricchi di carboidrati.
Altri studi evidenziano un aumentato desiderio specialmente per i cibi grassi, soprattutto di grassi saturi.
Secondo altri studi la privazione parziale o totale di sonno non porta a differenze così significative a livello ormonale; secondo alcuni autori, chi dorme meno ha semplicemente più tempo a disposizione per cibarsi.
Secondo altri, la deprivazione di sonno riduce la capacità di controllare gli impulsi, aumentando la vulnerabilità ad un pasto più votato al piacere che alla salute.
Igiene del sonno: come e perché funziona
Sonno, aumento di peso e attività fisica
Ma la relazione tra sonno e cibo non si esaurisce qui. La deprivazione di sonno non solo aumenterebbe il desiderio di cibi dolci e ricchi di grassi saturi, ma influenzerebbe l’aumento di peso anche per la riduzione dell’attività fisica.
Sebbene stare svegli potrebbe portare non solo a mangiare di più, ma anche a fare più attività fisica, in realtà, quando le persone vengono deprivate di sonno, tendono ad essere meno attive e più letargiche.
Non solo la deprivazione di sonno potrebbe favorire il sovrappeso per i motivi prima esposti, ma sovrappeso e l’obesità possono portare ad una perdita di sonno. Spesso chi soffre di obesità, presenta anche degli arresti respiratori transitori durante il sonno, quali le apnee notturne, che sono tra le principali cause di un sonno interrotto e di una cattiva qualità del sonno. La relazione quindi fra sonno e obesità può essere bidirezionale.
Concludendo, gli interventi mirati alla perdita di peso potrebbero giovarsi anche di una buona igiene del sonno e del tempo che i pazienti dedicano al loro riposo.
Certamente lo stile di vita moderno non favorisce una buona igiene del sonno; basti pensare al lavoro a turni, al jet-lag, agli schermi televisivi, dei computer e dei telefonini! Ma gli studi suggeriscono che per combattere il sovrappeso e l’obesità, dormire di più può essere un aspetto importante da non trascurare, così come il cibo e l’attività fisica.