Genitori: imparate a comunicare con le nuove tecnologie!
Quanto sono importanti le nuove tecnologie e quanto dobbiamo imparare per usarle al meglio? C'è una categoria di utenti che ha una doppia responsabilità; perché, che lo vogliano o no, i genitori devono comprendere i nuovi media per aiutare i loro figli ad un uso consapevole e sano.
Genitori e figli costituiscono un binomio complesso, reso ulteriormente difficoltoso da elementi che si frappongono nel mezzo.
I nuovi media sono una di questi; una sfida sopratutto per la vecchia generazione che si trova a dover nuovamente imparare a comunicare con le nuove tecnologie.
Un compito doppio anche questo: occorre conoscere per poterle spiegare e conoscerle per migliorare la comunicazione stessa con i figli.
Si comunica attraverso i new media?
In letteratura esistono degli studi che mettono in guardia dalla facilità nel permettere alle nuove tecnologie di interferire con la comunicazione in famiglia.
Una ricerca condotta da Sook-Jung LEE e Young-Gil Chahe dell'Università del Texas ha cercato di comprendere come le Nuove Tecnologie influiscano sulla comunicazione in famiglia. I risultati mostrano che un sapiente uso di questi strumenti non è necessariamente nocivo.
Prima di tutto occorre separare l'influenza che si ha sul tempo familiare dalla comunicazione familiare: Internet si inserisce all'interno del tempo totale speso in famiglia, ma più spesso nei "tempi morti" piuttosto che nei momenti dedicati alla comunicazione.
Il tipo di influenza dipende, inoltre, dalle attività svolte; i giochi online sembrano incidere maggiormente, corrodendo sia il tempo speso in famiglia che la comunicazione. Quest'ultima viene "intaccata" dalle varie forme di comunicazione online solo marginalmente.
Comunicare le emozioni nel mondo digitale
Si comunica con i new media
Altre indicazioni giungono dalla ricercatrice Jennifer Schon interessata alle relazioni mediate tra figli e genitori. I partecipanti al suo studio sono 367 individui con un'età compresa tra i 18 e i 29 anni, cui è stato fornito un questionario per approfondire come comunicassero con i genitori. Tra i mezzi considerati ci sono social network, telefono, e-mail, giochi online e altro.
Mediamente i partecipanti, a sorpresa, hanno riportato di usare almeno tre diversi canali di comunicazione, tutto ciò nonostante per i genitori sia stato uno sforzo apprendere modalità nuove. Non sono emerse dei canali privilegiati, ma piuttosto un uso molteplice e fluido dei mezzi nuovi.
Un ulteriore risultato è l'incremento, seppure modesto, della qualità della relazione e della soddisfazione familiare all'aggiunta di un canale ulteriore. Tale incremento riguarda maggiormente i padri, tendenzialmente meno propensi ad una frequente comunicazione con i figli, che magari con l'aggiunta di canali più "veloci" sono riusciti a parlare più frequentemente.
Comunicare anche in situazioni difficili
A volte si vorrebbe comunicare, ma non è possibile, ed anche in questo caso le nuove tecnologie usate saggiamente possono aiutare il rapporto tra genitori e figli. Ciò è particolarmente vero nel caso di mamme detenute. Il progetto progetto "Parl@ con lei: nuove tecnologie per un carcere al femminile” è un'iniziativa che dura da diversi anni, che si muove proprio in questo ambito.
Le madri detenute nella Casa Circondariale Triestina possono restare in contatto con i loro figli grazie all'uso di Skype. Il legame viene mantenuto e rafforzato anche perchè le donne possono conoscere i docenti dei figli e parlare con loro dell'andamento scolastico o dei problemi degli stessi, mantenendo quindi un ruolo genitoriale attivo.