Comunicare le emozioni nel mondo digitale: due punti, trattino medio, chiudo parentesi tonda
Il mezzo indubbiamente influenza la forma della comunicazione, ossia il messaggio. Come c’è una lingua parlata al telefono e un’altra utilizzata per scrivere libri, ce n’è una per comunicare in internet. Quest’ultima ha come caratteristiche peculiari rapidità e concisione, simili al linguaggio parlato che comunque rimane più ricco e articolato, e la rigidità, tipica dell’espressione scritta. Ma se il messaggio è uno stato d’animo, un sentimento, allora come comunicare le emozioni nel mondo digitale? È possibile ottenere lo stesso spessore emotivo dell’espressione parlata? Approfondiamo l’argomento
La scrittura nel veloce mondo digitale è indubbiamente “tecnologica” per via del medium, ma non per questo necessariamente fredda ed impersonale: anche un messaggio via web può essere capace a suo modo di comunicare emozioni, sentimenti, stati d’animo.
Certo se pensiamo che nella comunicazione faccia a faccia il 93% della nostra efficacia è data dalle emozioni che riusciamo a creare nell’altro, sicuramente intuiamo come nel mondo digitale la questione risulti molto più complessa. Perché? Perché per quanto le parole siano importanti ed abbiano una loro forza se ben utilizzate, la persona dall’altra parte dello schermo tanto perde di noi: un sorriso spontaneo, uno sguardo, la postura, il movimento delle mani, un tono di voce.
Comunicare le emozioni nel mondo digitale è decisamente più difficile e l’esigenza di immediatezza può togliere profondità all’espressione di uno stato d’animo. Così per rafforzare l’efficacia delle parole ha avuto tanta fortuna negli ultimi anni lo sviluppo di una moltitudine di espedienti grafici, le cosiddette emoticon, che emulando gli elementi paralinguistici della comunicazione orale integrano il messaggio e ne aumentano la temperatura emotiva.
È più facile fare confidenza online?
Comunicare nel mondo digitale: emozioni o emoticon?
Non disponendo dei mezzi della comunicazione non verbale il linguaggio del web ha sopperito a questa mancanza inventando le emoticon, crasi tra "emotional" e "icons", che appunto indicano immagini che esprimono emozioni. Quelle usate nel web sono prodotte con i segni della tastiera e rappresentano le principali espressioni facciali umane legate ad un’emozione: sorriso, rabbia, tristezza, paura, delusione, ecc…
La capacità sintetica delle emoticon e la loro funzione rafforzativa, quando non è possibile supportare con una comunicazione non verbale, hanno permesso il loro diffondersi in tutti i sistemi testuali dove la digitazione veloce è fondamentale, in particolare chat ed sms.
Comunicare le emozioni nel mondo digitale attraverso le emoticon vuol dire cercare di portare in rete la dimensione non verbale e para-verbale della nostra comunicazione, quella che passa attraverso le espressioni del viso, il tono della voce, la gestualità, necessari per togliere ambiguità al discorso.
La stessa emoticon può avere più significati a seconda del momento in cui viene inserita, l’uso di questi caratteri infatti si rivela utile per contestualizzare o sdrammatizzare un messaggio poiché essi integrano la comunicazione testuale con una serie di sfumature che in una situazione reale molto probabilmente verrebbero colte naturalmente.
Utilizzando le emoticon nel comunicare le emozioni in rete, il veloce e freddo mondo digitale in qualche modo si anima, si scalda, diventa qualcosa di umano. Le emoticon faticano a liberarsi dal peso dell’immagine esclusiva che hanno di espediente goliardico, quando invece ne va sottolineato anche il valore comunicativo in un contesto dove il problema di comunicare emozioni senza poter contare sul non verbale è rilevante.
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Immagine | Alan Klim