Festa del papà: chi sono i papà di oggi?

Cosa significa essere un papà oggi? La paternità è un fenomeno dalla natura sociale soggetto a cambiamenti. Vediamo nel giorno della Festa del papà cosa significa essere padri oggi.

Festa del papà: chi sono i papà di oggi?

La paternità è un vissuto psicologico, un'esperienza emotiva il cui percorso è differente da quello intrapreso dalla madre. L'assenza di cambiamenti fisici impedisce nei nove mesi di avvertire il cambiamento, tanto che è una conquista moderna la cura e la dedizione della preparazione alla paternità. Nel passato il padre diventava padre quando prendeva in braccio sui figlio, ma oggi i papà sono “gravidi”, cioè vivono l'attesa nella preparazione al compito che li attende con tutte le ansie, le preoccupazioni e le grandi aspettative che ne consegue.

 

Il coinvolgimento nel gioco e in casa

La psicologia tradizionalmente vede nella figura paterna una protezione, un'icona dell'autorità e colui che accompagna il figlio nel mondo esterno. Questa figura, sebbene rassicurante per molti aspetti, è anche fredda e un po' lontana. Oggi il coinvolgimento degli uomini moderni è più assiduo e più concreto. Il pediatra Italo Farnetani sottolinea che i papà oggi si concedono molto di più ai figli piccoli (3-10 anni) con i quali giocano nel weekend (60%), ma molti anche nella settimana (41,7%). Ed è questo ultimo dato ad esser il più rassicurante, perché la presenza maschile costante anche in casa (e il suo aiuto sia con i piccoli, sia nella gestione domestica) riequilibra l'apporto educativo che i due genitori offrono ai bambini: l'una per coltivare la forza interiore, l'altro per sfidare il mondo.

 

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Il desiderio di diventare padre

Un altro stereotipo comune è quello che vedrebbe le donne (tutte e costantemente dalla pubertà in avanti) interessate alla genitorialità, mentre gli uomini ne sarebbero spaventati. Una recente ricerca ha messo in luce che l'amore è un forte innesco al desiderio di diventare papà. La ricercatrice Ruth Feldman dell'Università Bar-Ilan ha monitorato l'elettroencefalografia di un campione di uomini che includevano: mariti, neosposi, uomini appena entrati in una relazione e single. I partecipanti allo studio dovevano osservare delle foto di neonati e bambini a loro sconosciuti. I genitori e i neomariti hanno reagito alle foto con un incremento dell'attività delle aree cerebrali coinvolte nell'accudimento. Il dato a sorpresa è che gli uomini appena entrati in una relazione hanno mostrato il grado di attivazione maggiore. L'amore sembra renderli propensi ad una futura paternità.

 

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Immagine | mikebaird