11 Febbraio, giorno di riflessione sull'accompagnamento al malato

La giornata mondiale del malato si tiene l'11 Febbraio per volere di Papa Giovanni Paolo II, un importante momento di riflessione religiosa e laica sull'accompagnamento al malato.

11 Febbraio, giorno di riflessione sull'accompagnamento al malato

Dal 1993 l'11 Febbraio, per volere di Papa Giovanni Paolo II, è diventata la Giornata Mondiale del Malato. Il Giorno cade durante la commemorazione della Madonna di Lourdes e vuole esser eun momento di raccoglimento e ascolto della sofferenza altrui.

La stessa Vergine è stata ed è meta di numerosi pellegrinaggi che in molti racconti sono divenuti il principio di una guarigione miracolosa. Sia che si guarisca o meno, sia che si creda o si sia atei, la Giornata mondiale del malato può essere un momento prezioso durante il quale dare spazio alla sofferenza e alla malattia in una società che spesso guarda nella direzione opposta e ragionare insieme su quali siano i diritti di un ammalato.

 

La giornata "religiosa"

Essendo stata istituita da un Papa la Giornata mondiale del malato rappresenta un importante appuntamento religioso. Sul sito della Chiesa Cattolica è possibile visionare una serie di appuntamenti che sono previsti per l'11 febbraio e anche Papa Francesco ha dedicato un messaggio speciale alla ricorrenza.

Il tema del 2015 è stato preso da un'espressione del libro di Giobbe: «Io ero gli occhi per il cieco, ero i piedi per lo zoppo» (29,15). Il commento del Papa è incentrato sulla disponibilità ad accompagnare il malato nelle varie fasi di malattia grazie all'aiuto dello spirito santo.

Il messaggio è valido anche in chiave laica perché ciò che più spaventa della malattia è la cessazione delle attività quotidiane e l'isolamento che spesso la accompagna.

Un atteggiamento aperto all'ascolto della sofferenza (e non della sua copertura) e una vicinanza anche fisica della nuova routine del malato sono un aiuto prezioso per chi è malato e anche per i suoi familiari.

 

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La giornata "laica"

Ogni malato ha i suoi diritti. Siamo sicuri di ricordarcelo? Diciamocelo: anziani, malati e bambini non sono grandi protagonisti della nostra società, quindi fermiamoci un momento a rileggere la carta dei diritti del malato di stampo europeo:

  1. ogni malato ha diritto di veder rispettato il suo tempo, così come gli altri utenti e gli operatori della sanità

  2. i cittadini devono ricevere le informazioni e i documenti dicui necessita per certificare il proprio stato di salute

  3. i cittadini hanno diritto, in caso di necessità, di avere il soccorso necessario e non ricevere danni aggiuntivi

  4. il sistema sanitario deve proteggere qualunque cittadino che si trovi in una condizine di debolezza causata da una patologia

  5. ogni cittadino ha diritto di avere la certezza della cura

  6. ogni cittadino ha diritto di essere ritenuto degno di fiducia

  7. ogni cittadino ha diritto di ricevere un servizio al più alto livello di qualità possibile entro la struttura

  8. ogni cittadino deve essere rispettato per le proprie specificità

  9. le cura non dovrebbero alterare, per quanto possibile, le abitudini di vita

  10. le famiglie del malato hanno diritto a ricevere supporto dallo Stato

  11. Il cittadino ha diritto ad una propria sfera di decisione in merito alla propria salute, escludendo le prerogative della classe medica.

 

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