Recuperare l’esperienza della malattia attraverso la medicina narrativa
La medicina narrativa è un nuovo modello concettuale di medicina che vuole recuperare un approccio olistico al paziente. La narrazione restituisce al soggetto la centralità nella propria vita e permette di recuperare i significati che vengono attribuiti alla patologia come momento di vita. Gli effetti positivi si ripercuoto sia sulla cura, sia sulla persona
La Società Italiana di Medicina Narrativa è una realtà recente, nata solo nel 2009. Si tratta di una prospettiva medica che cerca di entrare in contatto con il paziente e di intervenire sulla malattia attraverso il racconto degli aspetti emotivi che sono legati allo stato patologico che sta vivendo.
La spinta a questa nuova metodologia nasce dall’esigenza e dal desiderio di recuperare il rapporto medico-paziente da un punto di vista umano. La narrazione può usare tutti i canali anche se la scrittura sembra il mezzo preferito perché il paziente riesce a ritrovare l’ottica centrale della propria vita.
La medicina narrativa in America
La medicina narrativa nasce in America come tentativo di recuperare gli aspetti emotivi della malattia, come sostiene Rita Charon che ha coniato il termine.
Negli Stati Uniti ha già trovato un posto ufficiale anche nelle strutture universitarie. La Harvard Medical School ha sviluppato un modello concettuale (Narrative-Based Medicine) che prevede un training specialistico per i medici grazie al quale sviluppare ascolto, strategie di comunicazione, capacità di narrazione, ecc.
La Giornata a sostegno del malato
Il valore della narrazione in medicina
Il pensiero narrativo è stato studiato da Jerome Bruner, ed è proprio questo autore che mette in luce quegli aspetti che lo rendono un utile strumento nella medicina narrativa. Attraverso il racconto l’esperienza viene ordinata ed organizzata cercando di trovare un significato nello svolgimento temporale degli eventi. Questo tipo di pensiero è fortemente legato al contesto da cui si sviluppa ed è fortemente centrato sul Sé e sul significato che gli eventi hanno a livello soggettivo.
La narrazione possiede una valenza curativa ‘naturale’ perché è uno spazio di riflessione attraverso cui fare emergere il quadro della propria esistenza. L’ingresso della narrazione in medicina è un compito a due vie. La medicina narrativa necessita di operatori che siano capaci di ascoltare e di comprendere cosa l’altro stia cercando di trasmettere mettendo il proprio punto di vista in secondo piano.
La malattia nella medicina narrativa
La medicina narrativa si interessa del vissuto che ruota attorno alla patologia per comprendere come la persona stia vivendo quel particolare evento all’interno della sua vita e della sua esperienza. La malattia, per il paziente e per i suoi familiari, è una realtà composita che suscita reazioni diverse e anche discordanti tra di loro. Il valore di queste informazioni è dato dal fatto che esse consentono di avvicinarsi alla patologia con un approccio olistico, aprendo nuove vie alla diagnosi e alla cura.
La narrazione aiuta anche il paziente. Spesso il malato ospedalizzato si sente dipendente dalla struttura, nelle mani di chi ha la conoscenza medica. Attraverso la narrazione si acquista maggiore consapevolezza della propria esperienza e aumenta la capacità e la volontà di prendere delle decisioni per se stessi. Altri effetti positivi sono: il recupero della dimensione spazio temporale che spesso viene persa in ospedale e la possibilità di condividere con gli altri le proprie emozioni e magari scoprire che non si è così unici e soli.
Fonte immagine: Bright meadow