Pica: sintomi, cause, supporto terapeutico
La Pica o Picacismo è un disturbo del comportamento alimentare caratterizzato dall'abitudine di ingerire continuativamente sostanze e materiali non commestibili.
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Pica Pica: questo è il nome assegnato, in base alla moderna classificazione scientifica degli organismi viventi (Linneo, 1758), a quella che comunemente chiamiamo gazza ladra. Questo uccello appartiene alla famiglia dei corvidi ed è noto per l’abitudine di “rubare” oggetti non commestibili, soprattutto se luccicanti, per portarli nel nido.
Sebbene non sia solita mangiarli, il suo nome è stato utilizzato dagli studiosi della psicopatologia del comportamento umano per indicare un disturbo alimentare, la Pica o Picacismo, in cui la persona tende a nutrirsi di materiali non commestibili per prolungati periodi di tempo. Questa condizione caratterizza soprattutto l’età infantile (ma non solo) e spesso arriva all’attenzione clinica a causa dei danni che provoca all'organismo.
Cos'è la Pica, o Picacismo
Il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM V, APA, 2014) inserisce la Pica entro la categoria dei disturbi del comportamento alimentare, definendo questa condotta patologica in base ai seguenti criteri.
- Si tratta di un’ingestione di sostanze non commestibili continuativa nel tempo, per almeno un mese (non vi rientrano dunque ingestioni occasionali e/o accidentali). Gli oggetti ingeriti possono essere i più vari, come amido, argilla, cenere, pastelli, cotone, erba, mozziconi di sigaretta, sapone, legno, carta, ghiaccio, gesso, oggetti acuminati ecc.
- Può essere diagnosticata in bambini di età superiore ai 2 anni (i bambini più piccoli sono soliti mettere in bocca gli oggetti per esplorarne la consistenza), ma il disturbo può insorgere anche nelle donne in gravidanza o in altre persone adulte.
- È un comportamento alimentare non codificato o normato da un contesto religioso o culturale (alcune popolazioni dell’Africa, ad esempio, sono solite consumare argilla a scopi terapeutici).
- Spesso tale anomalia è associata a carenze nutrizionali (es. ferro) o altre patologie mentali (es. schizofrenia, disturbi dello spettro autistico o disabilità intellettiva), ma assume una gravità tale da richiedere una specifica attenzione clinica.
Pica, le cause
Trattandosi di un’anomalia del comportamento alimentare di cui spesso i pazienti si vergognano, non sempre la Pica viene diagnosticata dai clinici, salvo i casi in cui si manifestano conseguenze più gravi. Per questo non è ancora stata fatta piena chiarezza sulla sua incidenza né sulle sue cause. Nella comunità scientifica si propende solitamente per due ordini di fattori.
1. Cause fisiologiche dovute a carenza di alcuni elementi. Si riscontra spesso una carenza di ferro, specie in quei pazienti che si nutrono di ghiaccio o terra; rientrano in questa casistica anche molte delle donne in gravidanza che manifestano transitoriamente questo disturbo, solitamente nel terzo trimestre.
2. Cause psicologiche. In questo caso la Pica si configura spesso come un disturbo ossessivo-compulsivo. A molti pazienti che la manifestano è stato diagnosticato anche qualche altro disturbo psichiatrico, come schizofrenia, disabilità intellettiva o sindrome dello spettro autistico (questi bambini possono aver difficoltà a distinguere le sostanze commestibili da quelle che non lo sono). Alcuni casi di Pica a esordio infantile potrebbero essere correlati, ritengono gli esperti, a situazioni familiari di trascuratezza e abuso.
Pica, le conseguenze
La Pica può avere conseguenze molto pericolose sulla salute fisica. Le più frequenti sono:
- scompensi nell’introito calorico (coloro che mangiano amido ad esempio aumentano le calorie ingerite, mentre coloro che si nutrono di ghiaccio o altre sostanze nutrizionalmente “inerti” vanno incontro a gravi insufficienze);
- carenze nutrizionali (che possono aggravare quelle eventualmente preesistenti che hanno originato il comportamento, il caso più frequente è la carenza di ferro);
- avvelenamenti;
- ostruzioni/perforazioni intestinali ecc.
Si tratta di un comportamento irrefrenabile che spinge la persona a introdurre compulsivamente in bocca gli oggetti più inusuali. Per quanto bizzarra, tale condotta non sempre viene individuata precocemente nell’ambiente familiare e spesso si manifesta all’attenzione del personale sanitario quando il paziente finisce in ospedale per una delle complicanze fisiche prima descritte.
Il primo episodio della quarta stagione del medical drama Grey’s Anatomy narra la storia di un paziente adulto che riesce a ingerire rapidamente grandi quantità di garze, tampini e fin anche un paio di forbici senza che i medici se ne accorgano fin quando le lesioni non lo portano d’urgenza in sala operatoria.
La terapia per la Pica
La Pica è un disturbo del comportamento alimentare generalmente transitorio, che tende a risolversi spontaneamente soprattutto con l’età (sebbene, come si è detto, ci siano anche casi di esordio in età adulta).
Nei casi di carenze di sostanze nutrizionali, il comportamento regredisce man mano che questi scompensi vengono corretti con integratori e opportune modifiche della dieta.
Nei casi di tipo psicologico, il disturbo viene trattato insieme alla patologia psichiatrica che lo accompagna (psicoterapia e/o farmacoterapia).
Bibliografia:
DSM-5. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Raffaello Cortina Editore, Milano 2014.