Pensiero fisso: come sbloccare la mente?
Un pensiero fisso che blocca la mente, mai provato? Non si tratta solo del tormentone musicale che non ti molla, ma di un ragionamento che invade la tua quotidianità e sembra metterti in stand by. Come affrontarlo?
L'estate è un periodo fantastico di svago e musicalmente caratterizzato da un motivetto leggero, orecchiabile che viene trasmesso ad ogni ora del giorno lasciandoci in balia di un unica canzone per mesi.
Il tormentone è famoso perché ti entra in testa e sembra non volerti lasciare andare. Sebbene sia fastidioso non è un grande problema, ma che dire del pensiero fisso?
Quella preoccupazione o quella ricerca della soluzione di un problema che non arriva mai alla fine e che ci perseguita per giorni lasciandoci stremati e infastiditi (e forse instupiditi)?
Che fare per sbloccare la mente?
Pensiero fisso o ossessione
Prima di tutto facciamo un po' di chiarezza! Come per molti altri argomenti la psicologia usa dei termini che vengono utilizzati nel linguaggio quotidiano con accezioni differenti causando confusione tra i non addetti ai lavori.
Il pensiero fisso di cui trattiamo oggi va innanzitutto distinto dall'ossessione. Il termine ossessione fa riferimento ad uno stato patologico, un sintomo clinico che non si caratterizza solo per la sua ricorrenza, ma per l'incapacità di sottrarsi alle conseguenze cui esso è associato.
Continuare a pensare al proprio partner che di recente ci ha lasciato, così come ricordare una persona cara che non c'è più non è nulla di patologico, ma è piuttosto espressione di una elaborazione di un evento che per noi ha avuto o ha un grande significato.
L'ossessione si associa a stati estremi di ansia che sovrastano l'individuo e lo svolgimento delle sue attività quotidiane. Spesso si accompagna alla compulsione, cioè ad azioni che servono a contrastare la paura che qualcosa al di fuori del controllo dell'individuo stia accadendo e che come una formula magica risolve la situazione.
Dialogo interiore e ruminazione mentale
Pensiero fisso e ruminazione
Il pensiero fisso si avvicina maggiormente alla ruminazione mentale o al rimuginio, cioè uno stato di elaborazione cognitiva bloccata su uno schema di ragionamento, ma che non ha nulla di patologico.
Nel caso della ruminazione mentale, vi è qualcosa che è accaduto nel passato che ci turba e che magari non abbiano elaborato: un torto, ad esempio, che abbiamo causato a qualcuno e per il quale non siamo ancora riusciti a chiedere scusa.
Nel caso del rimuginio la nostra preoccupazione è legata ad un evento futuro che magari crediamo di non riuscire ad affrontare e che ci porta a pensare in modo continuato a possibili soluzioni.
Come sbloccare la mente?
La dott.ssa Chiara Francesconi propone una serie di esercizi che vengono dalla Terapia cognitivo comportamentale. Non trattandosi di una situazione patologica questi esercizi possono essere eseguiti dalla persona anche senza una supervisione, almeno finché funzionano!
- una volta che i pensieri fissi e le loro conseguenze vengono dati per assodati dalla persona, una prima strategia può essere quella di mettersi alla prova. Ciò non vuol dire cercare delle conferme, ma al contrario, trovare eventuali prove contro tali idee.
- esporsi gradualmente alle situazioni che ci preoccupano e che sono alla base dei pensieri fissi in modo tale da provare (gradatamente) queste difficoltà che tanto preoccupano. Può essere utile farsi accompagnare da qualcuno.
- Esercizi di Mindfullness per assumere una diversa prospettiva nei confronti di tali pensieri e soprattutto slegare il contenuto dall'emotività sgradevole.
Ecco come riconoscere le proprie emozioni con la mindfulness