Il mutismo selettivo: non solo timidezza
Il mutismo selettivo è un disturbo infantile che si associa ad uno stato ansioso: si manifesta infatti quando un bambino mostra delle difficoltà a parlare in alcuni situazioni sociali.
Vediamo di cosa si tratta
Vi è mai capitato di sentire che un bambino del tutto normale non parli a scuola? Potrebbe essere un caso di mutismo selettivo, un disturbo ansioso che colpisce i bambini e che fa si che, pur in assenza di deficit o problemi organici, non riescano a parlare in determinate situazioni.
I primi sintomi compaiono tra 1 e 3 anni di età, ma è all'ingresso alla scuola che si manifesta apertamente: bambini che parlano normalmente a casa all'esterno non emettono un suono.
Inizialmente la si scambia per timidezza e i primi tentativi falliti di spingere il bambino a parlare possono tramutarsi in comportamenti punitivi che peggiorano la situazione.
Mutismo, ansia sociale e i suoi sintomi
Il mutismo selettivo, come dice il suo stesso nome, si manifesta solo in alcune situazioni o con determinate persone. Nonostante si conosca questo disturbo da tempo si è tentati sempre dal pensare che sia un capriccio piuttosto che l'espressione di una difficoltà reale. I
bambini che soffrono di mutismo selettivo, infatti, subiscono gli effetti di una forte ansia sociale che è più forte di loro. Spesso si associa a genitori iperprotettivi o a lontananza emotiva dai genitori stessi, ma ci sono anche delle componenti genetiche data l'ereditarietà del fenomeno
I sintomi più comuni includono non solo l'incapacità di parlare, ma anche la difficoltà a sostenere lo sguardo, a sorridere e a manifestare le proprie emozioni; si tratta anche di bambini molto sensibili al rumore e dai movimenti rigidi. Insomma, tutti i canali comunicativi possono essere compromessi.
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Come trattare il mutismo selettivo
Una volta escluse tutte le componenti fisiche, è possibile utilizzare alcune forme di trattamento; secondo alcuni esperti sarebbe il caso di scegliere la cura a seconda delle caratteristiche specifiche del bambino:
- terapia comportamentale basata su rinforzi positivi e desensibilizzazione all'ambiente/situazione in cui il mutismo si verifica;
- play therapy: uso del gioco per insegnare al bambino come rilassarsi;
- terapia cognitivo comportamentale;
- approccio farmacologico per l'ansia;
- educazione all'autostima: aiutare i genitori a far emergere le qualità positive del bambino;
- socializzazione.
È inoltre opportuno evitare di punire il bambino per i suoi sintomi (pena accentuazione degli stessi) o tentare di "comprare" le sue parole con dei regali.
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