Le fobie ossessive
Le fobie ossessive sono dei disturbi che racchiudono paura e ansia: davanti a uno stimolo particolare si scatena una crisi d’ansia. Le ossessioni e le compulsioni caratterizzano questi fobici che mettono in atto strategie di evitamento dello stimolo fobico per sentirsi al sicuro. Un esempio di fobia ossessiva è la paura di volare che porta molte persone a non viaggiare in aereo
Le fobie ossessive sono dei disagi di natura psichica simili ai disturbi ossessivi compulsivi. Ogni fobia si caratterizza per essere una paura irrefrenabile e incontrollata; in questi casi si associa e rituali e azioni ripetute che dovrebbero aiutare ad evitare l’irreparabile. Le quattro sindromi fobiche principali sono l’agorafobia (paura degli spazi aperti), la fobia sociale (paura di svelarsi agli altri), la fobia specifica e la fobia delle malattie o ipocondria.
Le ossessioni delle fobie ossessive
Le fobie ossessive sono caratterizzate da pensieri ricorrenti associati ad un’intensa paura. Le ossessioni riscontrate più frequentemente sono:
• contaminazione: timore di toccare qualcosa di sporco come agenti infettanti, veleni o insetticidi;
• dubbi: si tratta di ossessioni circa ogni sorta di dubbio comune o quotidiano, come la chiusura del gas o dell’acqua;
• idee di simmetria: necessità impellente di avere tutto in un ordine bilanciato e simmetrico e controllano continuamente che queste condizioni siano rispettate;
• ossessioni numeriche: i fobici effettuano complessi calcoli matematici su oggetti di vario genere;
• ossessioni aggressive o di carattere sessuale: ci sono fobici che compiono atti lesivi o autodistruttivi e che sono assaliti dal dubbio circa il proprio orientamento sessuale.
Le ossessioni vengono tenute sotto controllo da atti ripetitivi con cui il soggetto tiene a bada le proprie fobie ossessive: le compulsioni. Tra i più frequenti ci sono i rituali di controllo (associati ai dubbi), il lavaggio e la pulizia continua, il conteggio, l’accumulo e la lentezza ossessiva.
Fobie ossessive: tipologie
Le fobie ossessive o disturbi fobico-ossessivi sono divisi in due categorie. Nella prima ci sono quelle patologie che si associano agli attacchi di panico alla vista o al contatto con lo stimolo fobico. Nel secondo caso invece, il disturbo non è costituito dalla reazione, ma dall’insieme di azioni che l’individuo compie per evitare l’attacco di panico. Spesso le due fasi si susseguono nel tempo: i fobici dopo aver sperimentato la crisi d’ansia mettono insieme una serie di strategie di evitamento.
Fobie ossessive: la paura di volare
Una delle fobie ossessive più frequenti è la paura di volare. Si tratta di un disturbo frequente sia tra i grandi viaggiatori, sia tra chi non ha mai volato. I sintomi variano per intensità, si va da un lieve disagio a livelli acuti di ansia e possono insorgere prima del volo o solo in alcune fasi (decollo, atterraggio o turbolenze). Chi ne soffre avverte: senso di oppressione, vertigini, disturbi alla vista, tremori, paura di morire, tachicardia, ecc. in Italia, circa il 33% dichiara di avere paura e il 10% dice di non voler volare mai più.
Fonte immagine: cuito cuanavale