L'umore e l'emozione: quando è disturbo?
Meglio un pianto con Via col vento o una ristata con Ben Stiller? Il nostro umore ci accompagna e condiziona la nostra vita. Ma quando diventa un disturbo?
Cosa sono i disturbi dell'umore? In che modo l'umore influenza le nostre giornate? Ippocrate e Galeno già parlavano di umore tanto tempo fa: l'uomo, povero lui, era visto come una specie di frullato, dove liquidi più o meno indefiniti si mescolavano per generare uno specifico tono di base proprio di quella persona. L'umore è ciò che colora la nostra vita, che ci permette di vederla nera o a fiorellini indaco; ci fa vestire rosso fiamma o nero corvino, ci fa guardare alla vita con occhi leggeri o ci fa disperare dentro una torta di profiteroles con doppia panna. Influenza ed è influenzato da tutto ciò che ci circonda: è pervasivo e persistente come la scia di profumo che la signora dell'ottavo piano lascia ogni mattina in ascensore e che non abbandona le narici almeno fino a mezzogiorno.
Umore ed emozione
L'umore è imprescindibilmente intriso d'emozione, gioia e tristezza possono rendere un giorno tanto meraviglioso da volerlo ricordare per la vita o tanto terribile da volerlo dimenticare al più presto. L'umore è bello perché è vario; è bello perché mi fa versare lacrime calde e disperate quando Rhett lascia Rossella e lei vuole tornare a Tara e io urlo "Nooooo!" col fazzoletto in mano, aggrappata alla tenda; perché mi scombussola l'ormone quando vedo Brad Pitt in Troy e a quel punto la cena è rovinata perché ogni coscia di pollo mi ricorda un pezzo del suo addome scolpito e abbronzato; perché mi fa ridere fino allo spasmo non appena vedo Ben Stiller in Ti presento i tuoi, tanto da rischiare prima un ricovero per blocco della mandibola e poi di essere mollata dal fidanzato per la scena raccapricciante a cui ha dovuto assistere, cosa che inevitabilmente mi riporta a riaggrapparmi alla tenda di sopra. Pensate stia esagerando? Forse. Ma chi è affetto dai disturbi dell'umore vive così. Mi spiego. Gioia e tristezza sono emozioni che ci accompagnano sempre, ma queste possono diventare "esageratamente esagerate".
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Disturbi dell'umore: mania e depressione
La depressione è più profonda della tristezza più triste e la mania è più potente dell'euforia più euforica. Nessuno di noi è, ahimè, immune dal vivere momenti di vita in cui si ha la sensazione di dover trascinare un macigno fino alla fine dei tempi, come accadde al povero Sisifo, oppure di sentirsi talmente fuori di testa da prenotare un low cost alla turisti per sempre, per non si sa bene dove e poi chiedersi: "Ma perché! ". Quello che cambia tra noi, comuni nevrotici più influenzati dai nostri chiari di luna che da un disturbo vero e proprio, e chi invece quel disturbo lo ha veramente, è il tempo della nostra vita che ci si fa rubare dall'umore. I disturbi dell'umore variano il tono dell'umore in modo così persistente da avere un effetto devastante sulla persona, logorano giorno dopo giorno come una goccia che pian piano consuma una roccia. La qualità di vita è totalmente intaccata perché i sintomi si espandono a macchia d'olio: gli affetti, il lavoro, le relazioni sociali vengono compromesse; la capacità di giudizio è completamente alterata e, spesso, nei casi gravi, anche la stessa vita della persona e delle persone affettivamente significative che le sono accanto è in pericolo. Non è un semplice up-down, un svegliarsi con la luna storta o felici come una Pasqua, è un tono costante che ti si appiccica addosso come un superattack e tutto viene visto, vissuto e sentito attraverso il velo della melanconia o dell'euforia. Non esistono più altre emozioni. La persona non esiste più.
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Disturbi dell'umore: cosa fare?
Forse l'unica cosa da fare quando cominciamo a sentire il peso rispetto al nostro modo di vivere la vita, è quello di lasciarci aiutare da persone competenti, in grado di aiutarci a sciogliere quel conflitto che crea disagio psicologico. Spesso chi è affetto da questa patologia non ha gli occhi per riconoscerla o la forza per affrontarla, quindi sta alle persone vicine prendersi la responsabilità di guidare chi ne soffre verso una strada che possa aiutare a superare il problema. Psicoterapeuti e psichiatri che possono fare questo ci sono. Basta chiedere aiuto.