Le cause psicosomatiche del mal di schiena
Mal di schiena: stress, ansia o colpo della strega? A volte anche i più piccoli fastidi fisici possono avere un’origine totalmente o parzialmente psicologica.
Il mal di schiena è uno dei piccoli tormenti che ogni giorno assillano le persone costringendole ad assumere farmaci come antiinfiammatori, antidolorifici o miorilassanti.
Ma non sempre il sintomo fisico è legato ad una causa della stessa natura. E se l’origine fosse psicosomatica?
Le cause psicosomatiche
Cosa si intende per causa psicosomatica? In passato le patologie psicosomatiche sono state viste con sospetto, una trovata per dare uno stipendio agli psicologi che non risolveva il problema.
La medicina però ha fatto passi avanti verso una visione olistica della persona in cui mente e corpo non costituiscono due entità distinte, bensì due facce della stessa medaglia.
Un mal di schiena che abbia cause psicosomatiche non è una patologia inventata, ma un reale dolore scatenato da un disagio psicologico (almeno in parte).
Ciò significa che tutti i farmaci che aiutano il copro a riprendersi non riusciranno ad individuare la vera causa delle difficoltà.
Mal di schiena da stress?
Una lettura psicosomatica del mal di schiena può assumere diverse facce a seconda della prospettiva psicologica adottata.
L’ottica che mi sembra più convincente è quella del medico ortopedico Alf Nachemson dell’Università di Goteborg che mette in relazione questo disturbo con elevati livelli di stress, ansia o depressione.
Secondo il medico, l’attivazione ormonale scatenata dalla reazione psicologica si riversa su uno stato di tensione muscolare che colpisce proprio quelle fasce che sostengono la colonna vertebrale; se in stato di relax spesso adottiamo una postura curva e rilassata, e quando uno stimolo interessante, pericoloso o attivante sopraggiunge immediatamente ci mettiamo sull’attenti. Se questa attivazione persiste, senza periodi di riposo, i muscoli giungono a provare dolore.
Un nuovo approccio
A partire da studi come quello precedente sta cominciando a prendere piede un approccio bio-psico-sociale al mal di schiena.
Vediamo 2 elementi da considerare:
- Al di là della causa scatenante, il mal di schiena cronico risente anche della percezione del dolore e del significato che si dà ad esso. La tendenza ad un pensiero catastrofico e alla ruminazione mentale di una persona aumentano le emozioni di paura e ansia accrescendo ovviamente la fonte del problema.
- Un’ulteriore elemento psicosociale da considerare sono le credenze degli specialisti. Medici o specialisti particolarmente protettivi nei confronti dei pazienti che sottolineassero la necessità di riposo potrebbero indurre atteggiamenti passivi e quindi una minore reattività al disagio.
Ovviamente tale approccio non vuole escludere la parte fisica, ma concorrere ad una visione globale del mal di schiena, per risolvere il dolore attuale e prevenirne di futuri.