La balbuzie infantile e il ruolo dei genitori

I genitori possono aiutare molto a fare una diagnosi nel caso di balbuzie infantile e possono contribuire nella remissione del sintomo. Accogliere il disagio, sedare la propria ansia e quella del bambino, porre attenzione senza controllo sono solo alcuni degli accorgimenti che un genitore può avere quando un figlio soffre di balbuzie infantile. Ma serve anche e soprattutto il parere dell'esperto

La balbuzie infantile e il ruolo dei genitori

Sicuramente l'atteggiamento dei genitori e della società è cambiato nei confronti della balbuzie infantile: non viene più considerato sinonimo di deficit cognitivo, ma manifestazione di un disagio o di problematiche differenti che trovano la loro origine in molteplici cause. Sicuramente è importante imparare a vedere quali sono gli elementi che possono modificare la balbuzie infantile da stato passeggero a elemento cronico nel modo di parlare del bambino. Nel fare il punto della situazione, è importante che i genitori si facciano aiutare dagli insegnanti e dalla scuola, in modo da avere un quadro completo della situazione. Fatto ciò, è importante rivolgersi ad un esperto, anche se il ruolo dei genitori è importante sia per fare diagnosi che per facilitare il processo di guarigione del bambino. Vediamo come. 

 

La balbuzie infantile e il ruolo dei genitori: le terapie dell'infanzia

Cosa deve fare un genitore quando si accorge che il bambino può soffrire di balbuzie infantile? Sicuramente non allarmarsi ma porre attenzione. E poi, mi raccomando, niente inutili sensi di colpa. Le soluzioni ci sono. Innanzitutto bisogna andare dal pediatra o in un centro specialistico, se già lo si consce, che possa calibrare la vera entità del problema. E poi è necessario avere dei piccoli ma importanti accorgimenti:
fare attenzione al modo di comunicare che si utilizza con il bambino: i bambini, infatti, assorbono tutto, compresi ansia e stress dei genitori;
- mantenere un eloquio chiaro, non frettoloso, senza ansie e rispettando i tempi interni e i tempi dell'eloquio del bimbo più aiutare molto nel caso della balbuzie infantile;
- è molto utile anche non sovrastimolare il bambino con parole nuove e complicate, ma utilizzare termini chiari, semplici e di facile comprensione: avere un linguaggio schematico e poco elaborato può aiutare molto i piccoli;
- non manifestare lo stato di allarme: bisogna che il bambino possa sentire l'accoglienza e l'incoraggiamento da parte del genitore e non la preoccupazione. Il bimbo non può caricarsi del suo disagio e di quello che il genitore, involontariamente, gli passa. Per mandare in circolo un po' di sana serotonina a volte basta una piccola carezza e uno sguardo morbido;
- sostituire il controllo che il genitore tende ad avere sul bambino con una attenzione al bambino, che significa snellire il decalogo di infinite regole familiari, riducendole a pochi elementi chiari, definiti e di facile comprensione da parte del bambino. Questo può aiutare molto a sedare l'ansia del bambino in generale e nel caso specifico della balbuzie infantile;
- spesso anticipare la parola, sostituirsi al bambino nell'emissione del termine, non significa aiutarlo e rassicurarlo: il bambino, rispetto a questo comportamento dettato dall'ansia anticipatoria del genitore, si sente ancora più incompetente e non aiutato, nonostante le buone intenzioni dell'adulto.

 

La balbuzie infantile e il ruolo dei genitori: le terapie dell'infanzia

Il ruolo dei genitori è di fondamentale importanza nella balbuzie infantile, ma deve essere comunque associato all'intervento di uno specialista che possa individuare un modello terapeutico adatto al tipo di balbuzie che si presenta. Alcune teorie consigliano l'inizio di una terapia dopo i 10 anni, mentre la BSA (British Stammering Association) la consiglia prima dell'età scolare, entro sei mesi dall'apparizione del sintomo. In ogni caso queste sono le tipologie di intervento:
- logopedia: agisce direttamente sulla balbuzie infantile e aiuta il bambino attraverso l'apprendimento di tecniche specifiche che, pur essendo molto efficaci, eliminano il sintomo ma non il substrato emotivo che lo alimenta;
- musicoterapia vocale: aiuta a sciogliere i blocchi muscolari, la tensione alla gola, al diaframma e alle varie zone interessate durante la fonazione, utilizzando l'emissione di suoni specifici che tendono a tranquillizzare il bambino;
- sostegno psicologico e psicoterapia: soprattutto se il bimbo è piccolo si può fare sostegno alla famiglia, in modo da aiutarla sia ad affrontare il problema che a trovare nuove modalità comunicative efficaci alla remissione del sintomo;
- interventi integrati che prevedono l'ausilio di più figure professionali di riferimento, dal logopedista allo psicologo;
- teatroterapia e tecniche mirate allo scioglimento della rabbia, dell'aggressività e alla canalizzazione dell'ansia che spesso supporta la balbuzie infantile e dell'adulto. Le tecniche sono comunque presentate in modo ludico, soprattutto con i bimbi più piccoli.

 

Nel caso della balbuzie infantile, ma non solo, è sempre importante per il ruolo dei genitori che si mantenga, quando c'è, un collegamento con la scuola, che gli insegnanti vengano informati sui percorsi terapeutici che il bambino segue e che venga stilato un protocollo di intervento che sia il più possibile identico sia per i genitori che per gli insegnanti. Lo specialista può aiutare molto in questo percorso. Ricapitolando, che il bimbo faccia logopedia piuttosto che sostegno psicologico o interventi integrati, per guarire dalla balbuzie infantile ha sempre bisogno del tempo, dell'impegno e dell'attenzione di mamma e papà che, se restano calmi, aiutano loro stessi e il piccolo.

 

Fonte Immagine: photl.com