La musicoterapia: intervista a Lorenzo Pierobon
La musicoterapia può aiutare a curare disagi e liberare le nostre capacità espressive. Quali sono i benefici di questo approccio? A chi si rivolge? Lo abbiamo chiesto a Lorenzo Pierobon, musicoterapeuta e cantante specializzato nell'uso del canto armonico
Lorenzo Pierobon, musicoterapeuta e cantante specializzato nell’uso del canto armonico, affianca all’attività concertistica corsi e seminari dedicati allo sviluppo della voce in armonia con la respirazione, il movimento e la meditazione.
Ha uno studio a Monza e rivolge il proprio lavoro alla persona intesa come essere umano, abbracciando quindi i suoi aspetti fondamentali: corpo, mente, spirito. Gli abbiamo chiesto di raccontarci le caratteristiche e i benefici della musicoterapia.
Chi è il musicoterapeuta e in che modo può aiutare? Quali sono i reali benefici della musicoterapia?
Il musicoterapeuta è una figura professionale che si è formata attraverso un percorso di studio e formazione in diversi settori come musica, canto, improvvisazione musicale, psicologia, relazione d’aiuto ecc.
La musicoterapia migliora le relazioni interpersonali, rafforza l’autostima, aiuta ad aprire canali di comunicazione e a rimuovere blocchi emotivi, migliora la capacità di espressione ed il tono dell’umore.
La musicoterapia utilizza il suono e la musica come strumenti primari in quanto è scientificamente provato che questi sono in grado di ristabilire i ritmi organici fondamentali come il ritmo cardiorespiratorio e di favorire rilassamento muscolare; inoltre stimolano in uguale misura i due emisferi del nostro cervello.
I benefici della musicoterapia per l'autismo
In cosa consiste, in particolare, il metodo Vocal Harmonics in Motion®? E come si integra con le tecniche di rilassamento e di massaggio sonoro?
Il metodo utilizza tecniche miste di overtones singing (canto armonico) associate a movimenti e posture del qi gong ed esercizi per incrementare la mobilità e l'elasticità degli organi che concorrono alla fonazione (laringe, lingua, petto, addome etc.).
L'unione di queste tre tecniche fa in modo che tutto il corpo venga preparato ed "accordato" per l'emissione vocale, rinvigorendo e rivitalizzando i centri
energetici.
Il metodo è rivolto a cantanti, attori, danzatori, doppiatori, insegnanti, persone che fanno della voce un uso professionale, ma anche semplicemente a persone che vogliono utilizzare la voce al meglio delle sue potenzialità, per farla diventare non solo un mezzo di espressione, ma anche di ricerca interiore.
Durante gli incontri individuali si insegna ad essere connessi e coerenti con il movimento e con la voce, investendo in questo modo non solo la parte fisica, ma anche quella mentale ed energetica.
Spesso le posture statiche e vocaliche vengono mantenute a lungo in modo da favorire reazioni e sblocchi emozionali. Nelle sedute di VHM utilizzo spesso il massaggio sonoro con tibetan bowls, diapason e lettino armonico per favorire il rilassamento corporeo e mentale e preparare così la persona a vivere l’esperienza della voce in maniera rilassata e giocosa.
In cosa consiste la musicoterapia passiva e per chi è indicata?
La musicoterapia passiva consiste nel far ascoltare brani musicali, suoni o frequenze, sia attraverso apparati di diffusione sia utilizzando musiche prodotte dal vivo.
È molto indicata per persone che vogliono intraprendere un percorso all’interno delle proprie emozioni e favorire stati di rilassamento. È utile per migliorare il tono dell’umore; contribuisce a creare la giusta spinta per fare emergere blocchi o per favorire la presa di contatto con i propri talenti.
Quale approccio particolare ha il musicoterapeuta con un paziente bambino? Qual è il metodo più indicato con bambini che ad esempio hanno difficoltà a relazionarsi con gli altri?
Ogni bambino ed ogni patologia richiedono un approccio personalizzato, non esiste una regola fissa per prendere in carico piccoli pazienti.
Personalmente utilizzo la musicoterapia attiva, l’improvvisazione musicale ed in particolare il modello musicoterapico del professor Benenzon, con il quale mi sono formato.
Al di là dell'essere rivolta soprattutto a coloro che soffrono di depressione, stress, autismo, o hanno problemi di tossicodipendenza, ansia, come e perché la musicoterapia può aiutare a intraprendere un percorso di crescita personale corretto?
La musicoterapia ha il pregio di attivare dei profondi canali di comunicazione sia verso se stessi che verso gli altri, favorendo così l’inizio di un percorso non solo terapeutico, ma anche di crescita e ricerca personale.