Intelligenza ecologica, cos'è secondo Goleman
A salvarci dalla crisi climatica globale sarà l'intelligenza ecologica? Questa caratteristica umana determina l'azione del singolo in ottica di sostenibilità e consapevolezza del ruolo personale nel benessere dell'ecosistema.
Ogni giorno cogliamo nell’ambiente circostante piccoli o grandi minacce alla nostra salute e quiete attivando reazioni al fine di ridurne o evitare le possibili conseguenze negative. Tuttavia, seppur il nostro sistema sensoriale sia estremamente allenato e abile nel cogliere tutto questo, meno capace è di individuare quei pericoli meno tangibili e meno coinvolgenti direttamente e nel breve termine, ma in cui la nostra singola azione ha in realtà un peso importante nel determinarli. Si tratta di tutte quelle questioni e pericoli a livello di ecosistema e benessere del nostro pianeta, che seppur importanti, hanno un minore impatto sulla vita di ognuno e sulle conseguenti azioni.
Goleman nel suo ultimo libro parla di intelligenza ecologica, riferendosi ad un’abilità innata dell’uomo di percepire queste minacce che tuttavia va allenata e resa consapevole al fine di attivare una risposta.
Intelligenza ecologica
L’autore definisce l’intelligenza ecologica come la capacità di “apprendere gli effetti delle attività umane sugli ecosistemi, di applicare ciò che abbiamo imparato nello sforzo di causare meno danni possibili e, ancora una volta, condurre una vita sostenibile all’interno della nostra nicchia ecologica, che oggi corrisponde all’intero pianeta”.
Secondo questa definizione quindi l’essere umano in quanto parte di un sistema ha un ruolo fondamentale nel suo funzionamento, considerando anche il fatto che ogni piccola modifica in un ecosistema determina un cambiamento anche a grande distanza: il così detto “effetto farfalla”.
Ognuno quindi dovrebbe lavorare sull’esercizio di questa intelligenza e attivare un cambiamento nel proprio agire e nelle proprie scelte anche di consumo e prodotti, al fine di prevenire o ridurre i rischi di un danno al pianeta Terra. La troppa frenesia e il consumismo, accanto alla difficoltà nel percepire i cambiamenti globali, come inquinamento e surriscaldamento…, un problema ed una responsabilità anche propria portano spesso a procrastinare o non prestare l’attenzione dovuta nei piccoli gesti quotidiani.
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Come incrementare la nostra intelligenza ecologica
L’intelligenza ecologica, presente negli individui deve essere coltivata e allenata, al pari di altre abilità come quelle cognitiva, emotiva e sociale. Nello specifico il primo passo è la conoscenza, quindi l’informazione e lo studio delle minacce al sistema, delle conseguenze e delle principali fonti e cause alla base. Informarsi sulla produttività delle aziende, sulle scelte commerciali e produttive fatte, in ottica di sostenibilità o meno, è un altro elemento importante che interviene nel discernere l’acquisto di un prodotto rispetto a un altro.
La conoscenza da sola non basta se accanto non si attiva un percorso di consapevolezza delle conseguenze e specialmente del ruolo delle proprie azioni su di esse. Sapere, ma soprattutto interiorizzare che anche nel proprio piccolo si può fare qualcosa è importante per accrescere l’esercizio dell’intelligenza ecologica di cui siamo dotati.
Poiché le conoscenze sono molto vaste, è difficile raccoglierle in modo esaustivo singolarmente, pertanto è importante la collaborazione e cooperazione, tipiche di un sistema funzionante e della condizione umana che è naturalmente portata a socializzare e scambiarsi informazioni e non solo.
Goleman quindi definisce tre principi fondamentali per l’esercizio di questa intelligenza che sono:
· Conoscere il proprio impatto sul sistema;
· Favorire un cambiamento in sé e nelle proprie azioni;
· Condividere quanto appreso.
È un tipo di intelligenza che richiede di andare oltre se stessi e il proprio interesse per aprirsi ad un bene comune, più grande e importante perchè implica valori quali il benessere, la salute e la salvaguardia di un bene comune: la vita del nostro pianeta.
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