Intelligenza, 5 consigli per aumentarla
L'intelligenza non è solo innata, ma può essere modificata grazie alla grande plasticità del sistema neurale che si modifica in relazione alle esperienze della vita e all'allenamento delle abilità.
L’intelligenza è una realtà multisfacettata che anche la comunità scientifica fatica a definire.
Nel complesso possiamo dire che è una funzione mentale superiore, che caratterizza l’essere umano e lo rende capace di utilizzare in modo adeguato le conoscenze, le strategie, gli schemi di azione e di pensiero, per rispondere in modo adeguato alle situazioni, raggiungere obiettivi e risultati.
Ma è anche capacità creativa, di adattamento, di relazionare, di avere un atteggiamento mentale flessibile e di utilizzare un linguaggio adeguato. E tanto altro!
Insomma è quella caratteristica che permette di interagire con il mondo e agire in modo più o meno funzionale.
Intelligenza: fissa o modificabile?
Seppur è ben nota la natura genetica e innata dell’intelligenza, che ne definisce il livello maggiore o minore, essa può essere modificata.
Il cervello, infatti, è dotato di grande plasticità neurale, ovvero una caratteristica che gli permette di modificarsi, in dimensioni, struttura e connessioni neurali, in relazione all’esperienza e alle stimolazioni provenienti dall’ambiente.
La maggiore efficienza del cervello migliora l’intelligenza e garantisce una base neurale per incrementare le conoscenze e le possibilità di adattamento alla realtà.
Quindi visto le potenzialità del sistema cognitivo e cerebrale, qualche buona abitudine può aiutare a migliorare i livelli di intelligenza posseduti.
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Aumentare l'intelligenza: muoviti!
Uno studio condotto presso l’Università dell’Illinois, guidato da Laura Chaddock-Heyman, ha evidenziato come i bambini sportivi abbiano strutture cerebrali maggiormente sviluppate e connesse. Ciò è vero ad ogni età.
Nello specifico la materia bianca, responsabile dell’efficienza delle connessioni neurali, risulta accresciuta e più funzionale.
Le connessioni più efficienti ed efficaci tra aree del cervello incrementando le potenzialità di apprendimento.
Oltre alle connessioni, il movimento accresce la sostanza grigia cerebrale, quindi il funzionamento delle singole aree e funzioni mentali.
Principalmente sono coinvolte le aree frontali, sede delle funzioni esecutive (come attenzione, pianificazione, controllo, …) e della memoria (ippocampo) favorendo così il maggiore controllo delle informazioni, loro organizzazione e memorizzazione.
Aumentare l'intelligenza: riposa!
Muoversi sì ma è bene anche riposare e dormire. Molte ricerche, come quella eseguita all’University of California da Matthew Walker, hanno infatti mostrato come durante il sonno le informazioni memorizzate vengano trasmesse alla corteccia cerebrale e qui archiviate.
Le maggiori informazioni possedute permettono di rispondere in modo efficiente a nuove situazioni e quindi incrementano l’intelligenza.
Riposare non è solo dormire ma anche staccare dall’attività lavorativa e trascorrere il tempo divertendosi o eseguendo attività che mantengano attiva la mente ma senza stress, dando leggerezza e rigenerando la mente.
Riposare permette di avere maggiore energia cerebrale e capacità di reazione alla realtà.
Aumentare l'intelligenza: medita!
Meditare, ovvero portare l’attenzione al qui ed ora e al sé, riduce lo stress e aumenta la consapevolezza di sé e l’attenzione.
Lo stress è nemico della concentrazione e della messa in gioco di strategie funzionali, rendono la persona meno adeguata ad adattarsi al contesto.
La meditazione abbassa i livelli di cortisolo nel cervello stimolando l’attenzione e l’efficienza cerebrale, incrementando così le abilità di apprendimento e in generale l’intelligenza.
Non si deve essere esperti di mindfulness, yoga o tecniche di rilassamento, è sufficiente concedersi qualche istante nella giornata per concentrarsi sul respiro o eseguire esercizi di rilassamento.
Aumentare l'intelligenza: stimola la mente!
L’essere umano tende a rimanere nella propria zona di comfort, ovvero in un’area di conoscenza e sicurezza. Questo crea stallo nel cervello che, non ricevendo stimoli nuovi, non incrementa la sua funzionalità e dimensione.
Fare nuove esperienze e cercare soluzioni alternative alla realtà stimola l’intelligenza poiché chiede la mesa in atto di nuove strategie e conoscenze che vanno consolidate. Quindi anche le vie neurali sono stimolate.
Effetti positivi si hanno con l’apprendere una nuova lingua, frequentare nuove persone tra loro differenti, il vivere esperienze culturali, creative e formative nuove, ecc.
Insomma la novità stimola l’intelligenza e fornisce un nuovo bagaglio di strategie per agire nel mondo.
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Aumentare l'intelligenza: allenati!
Non importa se si ha un quoziente intellettivo basso, in media o straodinariamente alto, e di quale tipo di intelligenza si tratti (teoria intelligenze multiple, Gardner 1991), senza allenamento le abilità rimangono latenti e possono non manifestarsi mai.
Utilizzare, allenare e mettere alla prova le abilità cognitive possedute, alzando sempre un po’ l’asticella della difficoltà nei compiti svolti, stimola l’incremento delle abilità e spinge al miglioramento.
Secondo il professore di psicologia Anders Ericsson, anche i soggetti ad alto livello cognitivo o plusdotati manifestano la loro genialità solo concentrando tutto se stessi e le loro energie in ciò che li rende geniali.
Passione e determinazione, accanto ad un buon allenamento e supporto ambientale, sono necessari per migliorare i livelli di intelligenza, sia in soggetti più in difficoltà che in quelli naturalmente più equipaggiati.
“La crescita intellettuale deve cominciare alla nascita e cessare solo alla morte”. (Albert Einstein)
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