Diventare psichiatra
Spesso si fa confusione tra i termini “psichiatra”, “psicologo” e “psicoterapeuta”. Proviamo a fare un po’ di chiarezza cominciando a illustrare le caratteristiche specifiche dello psichiatra. Di cosa si occupa? E come si fa a diventare psichiatra?
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A volte si usano in modo interscambiabile i termini “psichiatra”, “psicologo”, “psicoterapeuta”. In realtà ciascuna di queste figure professionali ha un suo ruolo specifico nella cura dei disturbi psicologici. Lo psichiatra è un laureato in medicina e chirurgia con specializzazione in psichiatria e si occupa di prevenzione cura e riabilitazione dei disturbi mentali e dei comportamenti psicopatologici. Ma quali sono i requisiti professionali dello psichiatra?
Lo psichiatra nei servizi pubblici
Lo psichiatra è un medico specializzato nella diagnosi dei disturbi psichici e nel trattamento, anche farmacologico, dei disturbi stessi. Egli inoltre può svolgere attività di docenza e ricerca in tali ambiti.
Nei servizi pubblici lo psichiatra può lavorare come semplice clinico o ricoprire anche ruoli di responsabilità dirigenziale e manageriale rispetto ad esempio all’organizzazione di una struttura come un Centro di Salute Mentale o una Comunità Terapeutica.
In tali contesti, lo psichiatra lavora sempre in équipe multidisciplinare, avvalendosi della collaborazione sia di altri professionisti (psicologi, assistenti sociali, infermieri, tecnici della riabilitazione ecc.) che di altri servizi del territorio (Centri Diurni, SPDC, Servizi Residenziali ecc.). Lo psichiatra è, insieme all’infermiere, una delle figure che più spesso fungono da referenti dei progetti terapeutici per i pazienti più complessi che richiedono ai servizi un più alto carico assistenziale e l’intervento di più professionalità.
In tali situazioni, lo psichiatra, di concerto con la sua èquipe, si occupa di effettuare una diagnosi che consenta di: ricondurre i sintomi attuali del paziente ad una categoria diagnostica del DSM 5 per l’impostazione di una terapia farmacologica, valutare la personalità globale e l’eventuale compromissione del funzionamento cognitivo e sociale, raccogliere informazioni della precedente storia clinica.
Queste informazioni possono essere integrate e supportate dall’effettuazione di test e reattivi psicodiagnostici che possono essere somministrati dallo psichiatra stesso o da uno psicologo oltre che da una valutazione psicologico-clinica e psicosociale. Esistono nei servizi specifici percorsi di cura multiprofessionali raccomandati e accreditati per i disturbi e le patologie più gravi della personalità come: la depressione maggiore, il disturbo bipolare e i disturbi gravi della personalità (in particolare il disturbo borderline di personalità).
Lo psichiatra nei servizi, oltre che di terapie farmacologiche, può anche partecipare alla conduzione di gruppi, un esempio sono i gruppi di terapia multifamiliare per pazienti e le loro famiglie portati avanti in molti DSM con la partecipazione di diverso operatori dell’équipe.
Lo psichiatra nel settore privato
Lo psichiatra può lavorare anche in contesti privati sia presso studi e ambulatori medici che presso strutture e cliniche private e/o convenzionate col SSN.
I pazienti psichiatrici più complessi, che necessitano di un approccio multiprofessionale, non di rado hanno bisogno di una cura sia psicoterapeutica che psicofarmacologica.
Benché lo psichiatra, come specialista, sia anche abilitato all’esercizio della psicoterapia, spesso è più vantaggioso per il paziente differenziare le due figure: lo psichiatra che gestisce la terapia farmacologica e lo psicoterapeuta, spesso psicologo, che eroga la psicoterapia. Naturalmente è importante che, anche nel setting privato, fra i due professionisti possa esserci condivisione degli obiettivi, collaborazione e periodico aggiornamento sulla condizione del paziente.
Esistono vari ambiti di ricerca e applicazione della psichiatrica, tra cui la psichiatria forense e la psichiatria delle dipendenze. Ad esempio, lo psichiatra, in qualità di psichiatra forense, può intervenire nei procedimenti giudiziari civili e penali e ovunque sia necessaria la sua consulenza tecnica effettuando opportune perizie in risposta a un mandato del tribunale (se è consulente tecnico d’ufficio) o di un avvocato (in qualità di consulente tecnico di parte). Queste attività peritali sono richieste, ad esempio, quando il tribunale ha necessità di ottenere il parere di un esperto per potersi pronunciare in merito alla capacità di intendere e di volere o alla pericolosità sociale di un soggetto autore di reato.
Diventare psichiatra
Per potere svolgere la professione occorre aver conseguito la laurea in medicina e chirurgia, essere iscritto all’Ordine dei medici e aver conseguito la specializzazione in psichiatria.
Non esiste dunque una università di psichiatria, ma Scuole di specializzazione pubbliche delle varie facoltà di Medicina che conferiscono il diploma di medico specialista in psichiatria che risulta abilitato anche all’esercizio della psicoterapia.
Anche il medico infatti, come lo psicologo, può diventare psicoterapeuta dopo il conseguimento di uno specifico diploma di specializzazione: o quello in psichiatria, come si è detto, o quello rilasciato da una scuola pubblica o privata specificatamente orientata alla formazione di psicoterapeuti (tali le scuole sono infatti aperte sia a medici che psicologi).
Nonostante questo, esistono delle importanti differenze tra psicologi, psicoterapeuti e psichiatri sebbene questi termini siano spesso confusi nel senso comune.
Lo psicoterapeuta, come abbiamo detto, non è una professione a sé stante ma una specializzazione dello psicologo o del medico. Esistono tuttavia molte differenze con lo psicologo, sia per quanto riguarda i percorsi formativi e abilitanti (laurea in medicina o laurea in psicologia e iscrizione ai rispettivi Albi), sia per quanto riguarda modelli e ambiti di intervento.
Lo psichiatra è e rimane un medico che come tale si occupa dei disturbi mentali e lo fa anzitutto da un’ottica biologica e organicista avendo come focus la diagnosi e la cura farmacologica degli stati psicopatologici, specie di quelli di maggior gravità o che rappresentano specifiche condizioni di rischio. Un ambito di studio e intervento molto importante in psichiatria è, ad esempio, quello degli stati mentali limite, degli esordi psicotici e della riabilitazione cognitiva dei pazienti con schizofrenia cronica.
Lo psicologo non si occupa solo di patologia, ma anche di prevenzione e promozione della salute e del benessere psicologico. E lo fa non da un punto di vista organicista o biochimico, ma entro un’ottica relazionale e psicosociale inscrivendo il disagio o il problema portato dalla persona entro il più ampio quadro del suo funzionamento personologico, del suo contesto di vita e della rete di relazioni cui essa appartiene.