Come formulare le prime impressioni

Le impressioni: facili da costruire, difficilissime da smontare. Ma come accade che in pochissimo tempo riusciamo a costruirci un’impressione di tutto e tutti?

Come formulare le prime impressioni

Qualcuno di voi probabilmente si ricorderà dei primi giorni di scuola e delle raccomandazioni materne e paterne. Mia madre diceva sempre: "oggi dai il meglio di te, la prima impressione è importante!"

Quanto aveva ragione, in effetti la psicologia ci dice che in pochissimo tempo riusciamo a crearci un’immagine nitida di chi abbiamo davanti e siamo convinti della sua efficacia e ragionevolezza.

I volti sembrano essere la chiave di questo passaggio: le caratteristiche del viso delle persone che incontriamo attivano tutta una serie di stereotipi che combinati tra di loro definiscono la nostra impressione.

Sempre così semplice? Scopriamolo.

 

Si possono prevedere le impressioni? La chiave è nel volto

Si può prevedere la prima impressione? La risposta a questa domanda potrebbe diventare un importante strumento nella gestione delle relazioni interpersonali. Ma è davvero possibile?

Una ricerca condotta presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università di York ha scomposto le informazioni che ci provengono dal volto e raggiungendo un buon grado di precisione nella previsione.

Ai partecipanti sono stati mostrati dei volti presentati da delle fotografie sul web precedentemente  analizzate in termini di occhi, naso, bocca, zigomi, ecc.

30 volontari sono stati successivamente chiamati a valutare tali foto analizzando come venivano valutate le informazioni. Tre parametri sono risultati al centro della valutazione della prima impressione:

  • Attrazione.
  • Dominanza.
  • Accessibilità.

 

Leggi anche Linguaggio del corpo e seduzione >>

 

La percezione sociale

La percezione sociale è il processo attraverso cui raccogliamo, elaboriamo ed organizziamo le informazioni sugli altri individui con cui entriamo in contatto.

Quali sono le fonti informative: oltre all’aspetto fisico, ci basiamo sul comportamento manifesto, la familiarità e la comunicazione non verbale.

Ci sono molte ricerche che hanno indagato in modo capillare l’effetto di questi elementi; non è possibile creare delle corrisponde precise, ma vediamo alcuni esempi:

  • L’aspetto fisico, oltre al volto, incide per la sua bellezza. Chi è bello viene percepito come più simpatico, socialmente abile e anche con una personalità piacevole.
  • Nell’ambito della comunicazione non verbale, lo sguardo sembra avere un ruolo predominante. Chi non guarda l’interlocutore viene considerato timido o scortese, chi ha lo sguardo sostenuto è minaccioso, mentre viene apprezzato chi mostra interesse guardando l’interlocutore.
  • Chi ha dei tratti familiari risulta più piacevole.

Tutto questo può avvenire anche in pochissimi secondi che influiscono sulla relazione anche con conseguenze concrete a lungo termine come la profezia che si autoavvera.

 

Leggi anche Il successo in amore di narcisisti e antisociali >>