Il linguaggio del corpo e la seduzione

L’attrazione verso l’altro si basa moltissimo sulla comunicazione non verbale. Il primo appuntamento è un’occasione importante per creare una buona impressione e imparare a interpretare il linguaggio del corpo del potenziale partner

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Che vuol dire se una donna si tocca i capelli mentre ci ascolta? Perché l’uomo quando parla con una donna mette le mani sui fianchi? Quanti appuntamenti vanno male e non riusciamo a capine il motivo?

Imparare a decodificare il proprio potenziale partner durante il primo appuntamento è importante per evitare errori, perché il corteggiamento e la seduzione passano attraverso i gesti, più che le parole.

Il nostro corpo manda continuamente segnali per comunicare emozioni diverse come il coinvolgimento, l’interesse o il rifiuto. Il linguaggio del corpo e la seduzione sono strettamente collegati: imparare a decodificare la comunicazione non verbale può diventare una risorsa utilissima per capire meglio la persona che si ha di fronte e quello che vuole dirci, soprattutto durante il primo appuntamento.

 

Il linguaggio del corpo e la seduzione: la prima impressione

Durante il primo incontro con un potenziale partner si cerca di raccogliere più elementi possibili per formarsi una prima impressione dell’altro: il tono della voce, il modo di muovere le mani, il sorriso, lo sguardo.

Gli esperti si sono interrogati a lungo per individuare il motivo scientifico che scatena una buona impressione e, parallelamente, le cause di un’impressione negativa capace di compromettere qualsiasi tipo di rapporto futuro.

L’ipotesi più accreditata è che, durante il corteggiamento, una buona impressione reciproca nasca dall’usare in modo simile gli stili di comunicazione non verbale.

Secondo lo psicologo statunitense Robert Zajonc quando qualcuno ci piace “a pelle” siamo guidati dalle cosidette cognizioni calde positive che, a differenza di quelle fredde - legate al ragionamento e all'interpretazione -, sono informazioni che conquistiamo con la parte emotiva di noi e che ci dicono se ci possiamo fidare.

Studiarsi con lo sguardo, ridere scoprendo i denti o protendersi verso l’altro sono solo alcune delle spie che comunicano una buona intesa innescata da una prima impressione positiva. La bellezza assume un ruolo secondario: conta di più saper comunicare.

 

Il linguaggio del corpo e la seduzione: capire i segnali

La seduzione femminile si fonda molto più sui silenzi e sull’osservazione rispetto alla seduzione maschile: l’uomo cerca di attrarre la donna assumendo pose dominanti come le mani sui fianchi o tenendo i piedi discosti mentre parla, oppure mette in mostra i muscoli, suggerendo un approccio narcisista al corteggiamento.

A causa di questa differenza di genere gli uomini sono spesso accusati di disattenzione e incapacità di ascolto e non riescono a interpretare i segnali di attrazione o rifiuto lanciati dalla donna. Ecco un utile vademecum.

La donna prova attrazione quando:
-    Mantiene lo sguardo per un attimo quando viene guardata;
-    Si accarezza l’avambraccio o si ravvia i capelli;
-    Nel conversare, espone il palmo della mano e piega il polso all’indietro o si tocca il petto o la spalla con il polso piegato;
-    Sorride sempre e inaugura nuovi argomenti di conversazione;
-    Se lui si avvicina, tiene il corpo orientato nella sua direzione e, contemporaneamente, abbassa lo sguardo con fare “timido”;
-    Si inclina verso di lui con il busto e socchiude leggermente o per qualche istante gli occhi.

La donna prova rifiuto quando:
-    Volta lo sguardo non appena si accorge che lui sta guardando;
-    Tiene le braccia conserte mentre dialoga con lui;
-    Tiene il busto rigido, l’espressione neutra e non annuisce quasi mai;
-    Si scosta o tira indietro testa o tronco se lui si fa più vicino;
-    Se lui fa un complimento, mostra un'aria scettica o mette in dubbio la sua sincerità;
-    Fa con grande frequenza gesti come sfregarsi il naso, togliersi pelucchi dalla maglia o spazzolare la cenere dal tavolino.

È importante imparare a osservare e ascoltare, ma non bisogna mai dimenticare la prima regola per la buona riuscita del primo appuntamento: essere se stessi.

 

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