Resilienza e autoefficacia nella scuola: risorse psicologiche

La scuola è un ambiente sociale ricco di sfide e opportunità e qui i bambini hanno l’opportunità di usare e sviluppare le loro competenze psicologiche come resilienza e autoefficacia. Esperti del campo individuano le migliori strategie per promuovere la capacità di riscattarsi dopo un fallimento e la fiducia in sé: vediamo come

Resilienza e autoefficacia nella scuola: risorse psicologiche

La scuola è uno degli ambienti più importanti per i bambini che cominciano a sperimentarsi nel mondo al di fuori delle mura domestiche. Perché resilienza e autoefficacia a scuola sono risorse importanti?

La classe è una realtà che pone stimoli e sfide sotto diversi punti di vista: la vita sociale, la competizione con gli altri e con se stessi per ottenere buoni voti e popolarità, il rapporto con l’autorità, l’acquisizione del metodo di studio, la capacità di portare a termine dei lavori, ecc.

Questi compiti accompagnano lo sviluppo psicologico dell’individuo e quindi contemporaneamente si basano e sviluppano molte competenze psicologiche.

 

Resilienza e autoefficacia a scuola: una definizione

Cosa si intende per resilienza e autoefficacia? La resilienza fa riferimento alla capacità di riscattarsi e rimettersi in gioco dopo un brutto momento o un duro fallimento. Se le difficoltà sono imputate sempre e solo alla propria presunta incapacità è difficile ‘rialzarsi in piedi’, mentre in modo più obiettivo occorrerebbe distinguere tra ciò che si può controllare e ciò che viene dall’esterno.

L’autoefficacia riguarda la fiducia nelle proprie competenze e capacità. Fa riferimento alla sicurezza con cui si scelgono e si affrontano i problemi. Quando si ha scarsa autoefficacia non ci si sente all’altezza della situazione e si approcciano i compiti anticipando il proprio fallimento. Possedere fiducia in se stessi permette invece di affrontare senza pregiudizio le attività quotidiane e di dare il giusto peso a vittorie e fallimenti.

 

Resilienza e autoefficacia a scuola: insegnare la resilienza

Definiti i concetti in oggetto, ecco che diventa immediatamente chiaro perché resilienza e autoefficacia a scuola sono parte di un allenamento mentale che ha delle ricadute sull’individuo nella sua totalità. Secondo Sam Goldstein, specialista della resilienza nei bambini, i tre promotori da considerare sono: il temperamento, la famiglia e i sistemi di supporto comunitario, in cui rientra l’ambito scolastico. Secondo Goldstein le vie principali per insegnare e formare alla resilienza sono:

- praticare l’empatia;

- incoraggiare la responsabilità;

- potenziare l’abitudine a prendere delle decisioni;

- insegnare l’ottimismo attraverso critiche costruttive.

 

Resilienza e autoefficacia a scuola: insegnare l’autoefficacia

Secondo Albert Bandura, coniatore del termine, ci sono 4 vie per promuovere l’autoefficacia scolastica:

  1. esperienza di gestione efficace: è importante proporre situazioni problematiche, ma che siano alla portata degli studenti per non scontarsi sempre con situazioni che inevitabilmente portano al fallimento;
  2. proporre dei modelli di comportamenti che dimostrino fiducia in se stessi e nelle proprie capacità;
  3. la persuasione è un’altra ‘arma’ a disposizione degli insegnanti, soprattutto se amati dagli studenti. Le loro parole di incoraggiamento e di apprezzamento fanno da base per l’autoefficacia;
  4. migliorare le condizioni esterne che producono stress permette di concentrarsi sulla propria autoefficacia.

 

 

Che legame c'è invece tra autoefficacia e salute?

 

Immagine | dullhunk