Frida Khalo, artista resiliente
Donna e pittrice simbolo di resilienza, la vita dell'artista messicana è nota a tutto il mondo non soltanto per la qualità dei suoi dipinti quanto anche per la sua forza straordinaria.
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Frida Khalo, donna, pittrice e simbolo di resilienza nella vita e nelle proprie opere d’arte.
Chi è Frida Khalo
Frida Khalo nata il 6 luglio 1907 a Coyoacán, Città del Messico, è una famosa pittrice che ha vissuto una vita caratterizzata da difficoltà che l’hanno resa una donna dalla personalità forte, determinata e simbolo di grande resilienza.
La prima difficoltà è sorta all'inizio della vita poiché era affetta da spina bifida alla nascita. La sua passione per l’arte non caratterizzò i primi anni della propria vita, in cui vi era invece un forte desiderio di diventare medico.
Tuttavia all’età di 18 anni tutto cambiò a causa di un grave incidente da cui riportò numerosissime lesioni e fratture. Dopo 32 operazioni fu costretta da un lungo periodo di riposo a letto. I genitori decisero quindi di mettere uno specchio sopra il letto a baldacchino della figlia per permetterle di vedersi e le regalarono dei colori.
Da qui nacque e si sviluppò la sua vena artistica. Iniziò infatti a dipingere se stessa in autoritratti che rappresentano la sua sofferenza e la lotta con un corpo martoriato, fortemente intersecati con i colori e la tradizione dell’arte messicana.
Una volta rimossa la gessatura e data alla ragazza la possibilità di riprendere una vita normale, sempre caratterizzata da dolore e sofferenza, Frida incontrò Diego Rivera, illustre pittore del Messico Rivoluzionario.
I due si innamorarono ma la loro unione fu caratterizzata da sofferenza, tradimenti, litigi e difficoltà dovute alla fragilità del corpo della donna che non riusciva a sostenere una gravidanza.
Nonostante l’immenso amore per Rivera, Frida lo ricorda come un grave incidente affermando “Ho subito due gravi incidenti nella mia vita… il primo è stato quando un tram mi ha travolto e il secondo è stato Diego Rivera”.
Muore di Embolia Polmonare nel 1954.
Frida Khalo e la resilienza
Si definisce resilienza la capacità di un individuo di affrontare in maniera positiva le difficoltà e gli eventi traumatici, riorganizzando in modo funzionale la propria vita e reagire.
Frida viene spesso definita come una donna e pittrice simbolo della resilienza. Nella propria storia di vita infatti numerosi sono gli eventi traumatici e le difficoltà che ha dovuto affrontare, dimostrando forza, risolutezza e riuscendo sempre a riorganizzare la propria vita traendone il positivo e le opportunità.
Dall’incidente che le ha cambiato la vita drasticamente è nata l’artista e le sue opere d’arte che hanno lasciato il segno per la loro profondità e capacità di esprimere la sofferenza di un corpo e di una donna.
Tuttavia, al tempo stesso i suoi quadri sono l’elemento attraverso cui l’artista è riuscita ad esprimersi e a raccontarsi e in qualche modo attraverso essi a dare un significato agli eventi e trovare un modo per reagire.
Il racconto, seppur attraverso i colori e il disegno, ha infatti avuto in un certo senso un ruolo di cura e terapia. Seppur i soggetti dei quadri rappresentino esperienze drammatiche come corpo martoriato da incidenti, lacrime, cicatrici, aborti.
Le espressioni dei volti e lo sguardo fanno pensare a un’accoglienza della sofferenza e a una reazione ad essa propositiva e desiderosa di ripresa.
Frida ha fatto delle sue fragilità la sua forza e attraverso la sua arte si è raccontata e ha espresso vissuti e sentimenti ma anche la sua forza d’animo e capacità di resilienza.
Le numerose esperienze traumatiche hanno segnato profondamente la donna che tuttavia ha sempre cercato di trovare un modo per continuare a lottare fino alla fine.