Il Buddismo a Torino

Il buddismo a Torino rappresenta, nel panorama dell'associazionismo religioso, una delle tante testimonianze di buona convivenza tra i ritmi non facili delle città italiane e il necessario bisogno di quiete ai fini della meditazione spirituale

Il Buddismo a Torino

E' sempre dal sito dell'UBI – Unione Buddhista Italiana – che è possibile orientarsi per avere informazioni sui centri buddisti della città di Torino. Come il Centro Buddha della Medicina. Sul sito dell'associazione è anche possibile prendere visione dei locali del centro, che subito colpiscono per la loro esplosione di colori, così come è possibile raccogliere notizie sui suoi maestri e procedere in un racconto, arricchito di fotografie, degli eventi più significativi dell'associazione spirituale, la quale, aderendo all'UBI nel 1997, dichiara di voler mantenere fede, e senza alcuno scopo di lucro, ai precetti e agli impegni spirituali della tradizione buddista tibetana, sia pur in un contesto laico come quello torinese.

 

Il Buddismo a Torino: la ricerca della quiete nel caos cittadino

Sì, perché deve essere davvero una bella sfida riuscire ad aggrapparsi a simili insegnamenti quando l'ambiente di riferimento non è propriamente in armonia con lo spirito della dottrina. E, ovviamente, quanto detto non può che riferirsi anche a tutte le altre città, le quali, nella loro frenesia, sono certamente ben lontane da quella tranquillità che il buddismo cerca in ogni modo di trasmettere a quanti si rivolgano ad esso per trovare dal di dentro, e non più dal di fuori, la felicità desiderata. Una felicità che, come ben si capisce, fa più che altro leva su una certa predisposizione dell'animo ad affidarsi alle proprie risorse interiori piuttosto che ad ancorarsi ad appigli esterni. Tuttavia associazioni come queste possono ben rappresentare, per chi si ritrovi in sintonia con i loro insegnamenti, delle vere e proprie isole felici, in grado di mettere al riparo, sia pur per un tempo ristretto, le persone dal caos quotidiano, per quanto lo scopo delle pratiche meditative sia in verità quello di "disperdere" i propri effetti anche al di fuori delle ore dedicate alla meditazione. Così da assaporarne i benefici soprattuto nello scorrere (spesso complicato) della vita di ogni giorno.