Meditare per smettere di fumare

Meditare non è solo un passatempo, ma una serie di tecniche che aiutano in diversi ambiti della vita aumentando la consapevolezza di chi la pratica. Questo è il caso di chi vuole smettere di fumare, come ci rivela una ricerca texana.

Meditare per smettere di fumare

Meditare è un'attività, ma anche un modo di essere, dai molteplici vantaggi che poggia la propria efficacia sull'aumento della consapevolezza interiore.

Una delle sue applicazioni è legata al fumo e nello specifico alla possibilità di smettere di fumare. Dopo tanti farmaci e sostanze sostitutive più o meno efficaci, vediamo come una migliore conoscenza di Sé possa aiutare.

 

Si può dire addio al fumo?

Secondo alcune stime almeno il 40% dei fumatori italiani pensa di smettere di fumare, ma poi effettivamente è il 20% a provarci e solo il 3% viene premiato per gli sforzi. Nonostante siano ben noti gli effetti negativi della nicotina, provare a smettere non è per niente semplice; sarebbe più semplice non entrare nel circolo della dipendenza, ma la sigaretta ha ancora il potere di soddisfare molteplici bisogni psicologici.

Ed è a partire da questa considerazione che si può comprendere come l'autoconsapevolezza veicolata dalle tecniche di meditazione possa aiutare. Nessuno nasce fumatore, ma spesso ci si diventa durante l'adolescenza quando non si sanno ancora gestire situazioni emotivamente complesse come la vita sociale o i propri cambiamenti fisici.

Il fumo diventa con il tempo anche uno strumento per concentrarsi o rilassarsi, nonostante la nicotina sia una sostanza eccitante. Il fumatore usa la sigaretta per sostituire alcune mancanze soprattutto nella gestione delle emozioni, capacità che però può essere recuperata (magari con uno sforzo più prolungato nel tempo), come recenti studi hanno messo in luce.

 

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La ricerca texana

I risultati più recenti arrivano da un'università texana (Texas Tech University di Lubbock) che ha osservato un gruppo di fumatori con un'età media di 22 anni suddivisi in due gruppi. Il primo seguiva un programma di meditazione tipo IBMT (Integrative Body-Mind Training) di 5 ore in due settimane, mentre il secondo seguiva un training di rilassamento.

Coloro che avevano sperimentato tecniche di mindfulness hanno mostrato una riduzione nel tasso di sigarette nel 60%, mentre per gli altri non ci sono stati progressi nel tentativo di smettere di fumare. L'aspetto più interessante è che lo scopo della ricerca è stato tenuto nascosto; i partecipanti non sapevano che i training avevo come scopo quello di aiutarli a ridurre il fumo. Secondo i ricercatori, dato che la IBMT si è dimostrata in ricerche precedenti efficace nell'aumento dell'autocontrollo, questo potenziale si è espresso "naturalmente" nella lotta al fumo.

Gli stessi esperti hanno anche sottolineato i limiti del loro stesso lavoro, come il numero ridotto del campione, il fatto che fossero tutti universitari e la possibilità che il successo delle tecniche dipenda dallo stato cerebrale in cui si trova l'individuo. I risultati infatti mettono in luce una maggiore attivazione delle aree cerebrale deputate all'autocontrollo e ciò renderebbe auspicabile un controllo dello stato iniziale. A ogni modo non ci sono controindicazioni, ma solo eventuali benefici.

 

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