La meditazione migliora l’apprendimento
La meditazione può essere intesa in molti modi: se la consideriamo un esercizio, un allenamento della mente a focalizzarsi sulla realtà ci offrirà la possibilità di migliorare molte prestazioni, come l’apprendimento
La meditazione è una pratica che nella società contemporanea sta prendendo piede: forse per il richiamo al passato e a sua presunta naturalità, o come “pretesto” per rallentare i ritmi forsennati che non conducono a nulla.
Resta il fatto che, come vedremo, studi neurologici ne hanno confermato gli effetti sul cervello.
Se non viene rivestita da un fascino spirituale che allontana alcune persone, la meditazione può essere considerata un metodo di training, di allenamento del cervello a lavorare in una certa prospettiva. Ciò induce un potenziamento di alcune competenze come l’apprendimento.
Come la meditazione induce il miglioramento?
Gli effetti della meditazione per lungo tempo non sono stati controllati scientificamente inducendo un senso di sfiducia da parte di colore che si appellano al metodo scientifico.
Ultimamente però il panorama accademico si sta aprendo alla ricerca controllata degli effetti della meditazione con studi neurologici e neurofisiologici.
L’obiettivo è quello di giungere ad una comprensione unitaria della persona o meglio sostenere una visione che focalizzi l’attenzione sulla relazione tra corpo e mente quando tutta le medicina occidentale è improntata alla specializzazione.
La PNEI o Psiconeuroendocrinologia si sta orientando proprio verso questa comprensione unitaria collegando il funzionamento della mente (cognitivo, emotivo, ecc.) alla produzione di ormoni e alle conseguenze sul corpo.
I miglioramenti dell’apprendimento
La meditazione è una tecnica attraverso la quale si educa la mente ad aumentare la consapevolezza degli stimoli esterni e ad assumere un atteggiamento di accettazione di quanto accade. Gli effetti di questo modo di “pensare” sono stati riscontrati a livello emotivo, psicologico e fisico.
Per quanto riguarda l’apprendimento già nel 1994 un gruppo di neuro scienziati con a capo il dott. Newberg ha osservato un effetto diretto su: memoria, apprendimento, senso di fatica e rilassatezza.
Tutto ciò dipende dall’inibizione di un neurotrasmettitore il GABA. Questo acido gamma-amminobutirrico è in grado di svolgere una funzione inibitrice del Sistema Nervoso Centrale; la meditazione ne diminuisce la presenza e l’azione con un incremento delle prestazioni e della sensazione di benessere della persona.
Come migliorare l’apprendimento con la meditazione
Allora come fare? Ecco i consigli di Gennaro Romagnoli, esperto di PNL:
- Scegli una posizione comoda e un ambiente tranquillo (spegni il telefono).
- Cerca di separare i pensieri spontanei da ciò che ci costruisci sopra (giudizi, collegamenti, ecc.).
- Elimina i pensieri che non c’entrano con il presente, riporta la mente sul “qui e ora”.
- Concentrati sul respiro e usalo come strumento per tornare al presente.
- Conta cicli di 21 esalazioni
- Scaccia i pensieri che ti disturbano e lascia che quelli inerenti il presente affiorino.
I gesti quotidiani che aiutano a meditare