Il gruppo dei pari e la sua funzione nell'adolescenza
L'adolescenza è un momento difficile per ragazzi e anche per i genitori che vedono i propri figli allontanarsi. Il gruppo dei pari diventa più importante, ma esattamente che funzione ha?
Gli adolescenti sono difficili? Si lo sono, per loro stessi e anche per i genitori. Questo momento di crescita è caratterizzato dalla rottura con il passato: il ragazzo deve dire addio al bambino e guardare avanti per capire che adulto potrebbe essere.
L'allontanamento dai genitori è fondamentale per cominciare a sperimentarsi con il mondo, ma non da soli, sono ancora troppo deboli.
Il gruppo dei pari nell'adolescenza diventa più importante perché supporta, guida e protegge nel bene e nel male.
Il gruppo dei pari nell'adolescenza e il conformismo
Il conformismo è una caratteristica fondamentale dei gruppi di adolescenti: si tratta della tendenza ad assumere comportamenti simili a quelli riscontrati negli altri; in genere ci si sente spinti a farlo. La pressione può essere interna od esterna, reale o immaginata.
Il conformismo non è necessariamente un male e agisce in entrambe le direzioni: i pari possono spingere a comportamenti prosociali, così come facilitare azioni disadattive.
Non tutti gli adolescenti ne risentono allo stesso modo; esistono in letteratura delle variabili che sembrano incidere sulla influenzabilità, anche se non devono essere considerate come dei meccanismi certi:
- genitori troppo permissivi;
- genitori assenti;
- famiglia monoparentale (non si tratta di divorzio o separazione, bensì della reale presenza del genitore nella vita e nell'educazione del ragazzo);
- bassa autostima;
- comportamenti antisociali all'interno della famiglia.
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Il gruppo come luogo di rispecchiamento nell'adolescenza
Stabilita la forza dell'influenza del gruppo, pensiamo alla sua funzione principale che è quella, nel bene o nel male, di supportare l'adolescente nella creazione della sua identità. Il ragazzo oscilla continuamente tra la condizione di bambino attaccato ai genitori e quella di adulto indipendente e il gruppo funge da stabilizzante in questo periodo di transito.
L'altro diventa uno specchio in cui rivedere le proprie perplessità, i dubbi e le paure. Al gioco si sostituiscono nuove esperienze e nuove forme di apprendimento. In realtà anche questi sono nuovi giochi, ma gli adolescenti non mettono alla prova il loro corpo, la percezione e la loro forza come da piccoli, bensì si sperimentano in abilità e relazioni.
Il gruppo: il confine
In effetti, in adolescenza il gruppo costituisce un nuovo piccolo cosmo, così come era stata la famiglia, sebbene le dimensioni e i rapporti al suo interno siano differenti.
Dentro il gruppo l'adolescente si comporta da adulto pur restando in un contesto limitato e quindi non risentendone gli effetti reali. L'autonomia d'azione, liberata dai controlli genitoriali, consente di comprendere quali siano gli effetti delle proprie azioni e che queste ricadono effettivamente su di loro.
Questo è un altro punto difficile per i genitori: se hanno dovuto permettere ai loro bambini di sbucciarsi le ginocchia perchè imparassero a correre, ora devono vederli sopportare altre e più grandi frustrazioni per continuare a crescere.
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