I litigi tra fratelli
Avere un fratello è un grande dono, una palestra quotidiana che permette al bambino di comprendere che non c’è solo lui. Ovviamente il tutto si esprime in una lunga sequenza di piccoli litigi!
L’aggressività è una parte importante e normale della vita di un bambino.
Essa è l’espressione del tentativo di dominare (in modo più diretto possibile per un bambino) la realtà cercando di piegarla ai propri voleri. Quando questa spinta si esprime nei confronti di un altro bambino assistiamo ad una serie di scontri più o meno fisico che i bambini devono imparare a risolvere.
Ma quando c’è un bambino in casa i litigi tra fratelli diventano una sfida anche per i genitori.
La lite infatti, in questo caso, si arricchisce di dinamiche familiari che portano ogni bambino ad affrontare una grande verità: non esistono solo loro e i loro bisogni, ma questo non significa non essere amati.
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L’arrivo di un fratello
L’arrivo di un fratello è sempre un passaggio delicato difficile da prevedere e che apre la porta ad una nuova emozione in famiglia: la gelosia!
Oggi la gelosia tra fratelli si esprime in modo molto vistoso a causa del minor numero di bambini.
Minore è la differenza di età, maggiore è la percezione di competizione tra fratelli e minore è il numero di fratelli più visibili sono le possibili differenze.
Spesso i genitori sono preoccupati della gelosia, ma in sé è una reazione comprensibile e normale da parte di un piccolo che vede minacciato il suo rapporto speciale con il caregiver da cui dipende totalmente.
La gelosia, o invidia, può esprimersi sotto forma di regressione (cioè si identifica con il piccolo e cerca di tornare indietro), opposizione (il primogenito mette alla prova i genitori) o aggressione (il bambino cerca di eliminare il suo antagonista)
Gelosia e litigi tra fratelli
Posto che non è possibile trattare due bambini allo stesso modo, perché sono due individui differenti, ciò non significa amarne uno meno dell’altro, i genitori devono comprendere due caratteristiche della gelosia:
> Ci vuole molto tempo perché un bambino si adatti alla nuova situazione e non è detto che si susseguano fasi di calma a fasi acute
> Il nuovo nato prima o poi reagisce e comincia anche lui a pretendere attenzioni e la gelosia si tramuta quindi in litigi tra fratelli.
Prima di arrivare a questa lotta ad armi pari evitate di costringere i bambini ad avere un rapporto, il primogenito non deve per forza amare il nuovo nato, ma deve imparare a rispettarlo come nuovo membro della famiglia: non devi amarlo, ma ormai c’è e lo devi accettare!
Alcuni consigli sull'educazione dei bambini
Sylvie Bourcier nel suo libro dedicato alla gestione della collera e dei capricci ci offre una serie di consigli:
1. Cercate di creare degli spazi di visibilità a ciascun fratello e di avere dei momenti esclusivi con ciascuno di loro.
2. Anche fisicamente è possibile creare dei piccoli luoghi personali con oggetti preferiti che non vanno condivisi necessariamente (anche gli adulti non condividono tutto).
3. Non cedete i giochi di uno all’altro senza permesso, solo perché siete genitori.
4. Non lasciatevi tradire dalla stanchezza chiedendo al maggiore di cedere sempre ai capricci del più piccolo ( ne pagherete le conseguenze con un bambino molto capriccioso).
5. Cercate di favorire le loro specificità; non devono fare le stesse cose (la piscina, l’inglese, ecc) , essere uniformi significa sostenere la loro individualità.
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