Umorismo e benessere psicologico
Quanto siamo in grado di ridere di noi stessi e di accettare le sollecitazioni degli altri? C’è un collegamento fra umorismo e benessere psicologico? Ricerche e teorie in psicologia evidenziano gli effetti potenzialmente benefici della risata e dell’autoironia, attenzione però a non confondere umorismo e presa in giro: se il primo promuove un indulgente autoconsapevolezza di sé, la seconda rischia di essere offensiva e svalutante.
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Le persone possono ridere di se stesse e trarne beneficio? Questo il tema di uno studio di due ricercatori del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Zurigo recentemente pubblicato (Beermann U., & Ruch W., Can people really "laugh at themselves?", Emotion, 3, 492-501, 2011), coloro che avrebbero un carattere più allegro e propenso al buon umore sarebbero anche più capaci di ridere di se stessi riconoscendo con ironia e humor i propri difetti. Non si tratta di una presa in giro ma di operare un distanziamento da sé che promuove una presa di consapevolezza delle proprie difficoltà per aiutarci a superarle.
Umorismo e benessere psicologico: il motto di spirito
Nel suo celebre libro “Il motto di spirito e la sua relazione con l’inconscio” (1905) Sigmund Freud sottolineava come l’umorismo costituisse un atto creativo e liberatorio mediante il quale poter esprimere sentimenti e pensieri associati a vissuti di difficoltà e disagio in forma attenuata senza che questo rechi danno agli altri o esaurisca le energie psicologiche della persona. E’ in tal senso che egli afferma che l’umorismo è uno dei più importanti fra i meccanismi di difesa maturi con cui ci si può adattare alla realtà.
Umorismo e personalità: riderci su è uno stile di vita?
Umorismo e benessere psicologico nelle scienze psicologiche
Da comportamento ritenuto in epoche passate sconveniente e di dubbio gusto, l’umorismo sembra quindi essere ormai non solo accettato ma divenuto oggetto di studio delle scienze psicologiche. Secondo Giovannantonio Forabosco (Il settimo senso: L’umorismo, Muzzio 1994) le funzioni dell’umorismo sarebbero molteplici: da “palestra mentale”, a strumento per sdrammatizzare e alleggerire tensioni e conflitti o intessere relazioni sociali, ai benefici effetti della risata avrebbe sull’attività cardiaca e immunitaria. Più in generale vi sarebbe un rapporto di reciprocità e interdipendenza fra umorismo e salute mentale, esso costituirebbe infatti un fattore protettivo contro gli effetti negativi di ansia, stress e depressione.
Umorismo e benessere psicologico: consapevolezza e rispetto di sé
E’ importante, ai fini del legame fra umorismo e benessere psicologico, distinguere l’humor o l’autoironia da quello che invece è la comicità più spicciola, ridicolizzante e svalutante. Umorismo e autoironia non sono una presa in giro, neanche quando rivolti a sé stessi, ma un modo creativo per esprimere aspetti contraddittori o paradossali della propria esperienza, per tollerare l’ambiguità e accostare insieme vecchi e nuovi significati prendendo le distanze da se stessi per riconoscerci con consapevolezza e rispetto.
Scriveva a questo proposito Karl Gibran: “Senso dell'umorismo vuol dire senso della proporzione” (Sabbia e spuma, 1926).
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