Umorismo e personalità: “riderci su” è uno stile di vita?
Tutti noi conosciamo gli effetti benefici e liberatori di una risata; l’umorismo, ossia la capacità di cogliere aspetti contraddittori e paradossali degli eventi suscitando emozioni piacevoli, può essere considerato un meccanismo di difesa “sano” che favorisce una presa di distanza e di consapevolezza rispetto ai difetti propri e altrui. Alcune persone appaiono “naturalmente” più inclini di altre a ricorrere all’umorismo e all’ironia; ci sono caratteristiche di personalità associate all’umorismo?
Aver senso dell’umorismo non è di poco conto, cogliere aspetti paradossali degli eventi negativi attraverso una certa dose di ironia è una strategia attraverso la quale alcuni, per proprie caratteristiche di personalità, “prendono la vita”. Può trattarsi di un modo per negare difensivamente i problemi ed evitare emozioni sgradevoli, ma anche di una preziosa risorsa per utilizzare le emozioni che gli eventi ci suscitano come strumento di meta-riflessione. Lo sanno bene alcuni comici di professione.
L’umorismo sugli stati emotivi
Chi ha visto la copertina di Maurizio Crozza nella puntata di Ballarò del 5 Marzo ricorderà la sua esilarante performance a proposito della presentazione dei neo-eletti “Grillini” del M5S; l’umorismo del pezzo muoveva dall’“altalena di emozioni” che tali personaggi avrebbero suscitato in chi, nell’ascoltarli, avrebbe voluto continuare a vederli come promettenti promotori del cambiamento politico ma sarebbe rimasto perplesso dalle caratteristiche apparentemente ingenue e “sempliciotte” di alcuni di loro. L’umorismo di questa copertina di Crozza non sta tanto nella “presa in giro” di per sé stessa, quanto nell’amara ironia sugli stati d’animo contrastanti che gli spettatori potrebbero aver provato nei confronti di tali personaggi.
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I tratti di personalità dei comici professionisti
L’umorismo che ha più successo, quindi, è quello che, poggiando su una certa dose di ironia, oltre a consentire l’espressione catartica di certi stati emotivi con la risata, promuove sottilmente nuovi spunti di riflessione. Sembrerebbe quindi che i comici di professione siano tutt’altro che spensierati giullari, ma che il loro sia un umorismo molto più “pensato” di quanto ingenuamente si possa credere. Lo confermerebbero alcuni studi su umorismo e tratti di personalità condotti recentemente da Gil Greengross e Geoffrey Miller, antropologi all’Università del New Mexico ad Albuquerque: la personalità “reale” dei comici di professione sarebbe caratterizzata da tratti molti più introversi e riflessivi di quelli mostrati sul palcoscenico o sul teleschermo dove il loro successo maggiore sarebbe dovuto ad un tipo di umorismo che gli Autori definiscono “affiliativo”, in grado cioè di mettere a suo agio il pubblico, instaurando un legame positivo con esso (Greengross, G., e Miller, G., The Big Five personality traits of professional comedians compared to amateur comedians, comedy writers, and college students, Personality and Individual Differences 47, 2009; Greengross, G., et.al., Personality Traits, Intelligence, Humor Styles, and Humor Production Ability of Professional Stand-up Comedians Compared to College Students, Psychology of Aesthetics, Creativity, and the Arts, 2012, 6, 1).
L’umorismo come meccanismo di difesa
L’umorismo come meccanismo di difesa sarebbe caratteristico di personalità organizzate in senso ipomaniacale, ma non necessariamente patologiche, dove cioè la persona cerca di risolvere stati emotivi sgradevoli e penosi attraverso la comicità e la risata. Se all’estremo più “difensivo” l’umorismo sarebbe un modo per negare difficoltà e stati depressivi dell’umore, all’estremo opposto invece esso si rivelerebbe una risorsa adattiva preziosa per operare un sano distanziamento dai difetti propri e altrui tollerando costruttivamente, invece di disconoscerla, l’ambivalenza che essi suscitano. “La libertà comincia dall’ironia” diceva Victor Hugo.
Buon umore: come essere felici ogni giorno?
Immagine | Jessica Tam