Gli effetti dei colori: il sonno e la casa!
I colori sono il risultato di un processo chimico, ma la psicologia ci insegna che scatenano una serie di sensazioni che influenzano la nostra azione. Vediamo come si combinano i colori con la casa, le varie stanze ed il sonno.
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I colori sono il risultato di un processo chimico: la percezione della luce riflessa da un qualsiasi corpo che varia per lunghezza d'onda. Questa definizione seppur vera toglie ogni poesia ai colori e a ciò che ci suggeriscono.
La psicologia ci insegna che alla percezione segue l'innesco di una serie di sensazioni e ricordi più o meno piacevoli che sortiscono vari effetti, ad esempio sul sonno.
I colori e la casa
L'uso nei colori nell'abitazione dovrebbe seguire un certo equilibrio: pensiamo allo Jin e Jang. Gli ambienti caratterizzati dall'azione sono quelli più Jang, come cucina, soggiorno e spazi comuni in generale, mentre le stanze Jin sono quelli in cui si sperimenta il relax. Colori caldi e freddi vanno dosati in modo tale da adattarsi e/o seguire le finalità dell'ambiente in cui ci si trova.
Proviamo ad entrare in casa! All'entrata e negli spazi di passaggio colori chiari, come giallo, beige e bianco aiutano ad illuminare lo spazio. In cucina regna l'azione; il rosso richiama il colore del fuoco che predomina, ma il giallo può mitigare questa "forza" in favore di un'atmosfera più equilibrata.
In soggiorno tonalità forti di rosso, giallo e arancione vanno combinati con tinte pastello per favorire l'energia, ma senza esagerare. Passando ad ambienti più calmanti, troviamo il bagno in cui predominano tinte pastello come verde e blu. Un discorso a parte merita la camera da letto che ospita il momento del riposo: della non azione.
Scelte per dormire meglio
Dormire bene è fondamentale e per questo l'arredamento giusto per la propria camera da letto è fondamentale. Il colore ne è un aspetto importante così come emerso da uno studio promosso da una catena alberghiera inglese (Travelodge).
I colori migliori per un sano riposo sono il blu, il giallo e il verde che rispettivamente garantiscono mediamente un sonno di quasi 8 ore consecutive.
Decisamente più stimolante è il viola che, inducendo una maggiore creatività, fa scendere a sei le ore di riposo, le stesse garantite dal malinconico grigio. Alla base di questi effetti ci sarebbe la reazione cellulare ai colori che attivano diversamente le cellule gangliari e le aree cerebrali, che sono più sensibili al colore blu – come ha precisato l'esperto di sonno dello Sleep Center di Edimburgo Chris Idzikowski. Questi recettori riforniscono di informazioni un'area nella profondità del nostro cervello che controlla i ritmi nelle 24 ore e influenza le nostre performance e come ci sentiamo durante il giorno.
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