Semplicità volontaria: lavorare meno per vivere meglio?
Downshifting o semplicità volontaria è un movimento alla riscoperta di uno stile di vita votato ai ritmi lenti, all'ecosostenibilità e ai veri valori esistenziali. Per il momento i manager si stanno votando ad una vita migliore e se hanno problemi c'è sempre la possibilità di andare negli "uffici di scollocamento".
Downshifting o semplicità volontaria è il nuovo mantra che sta prendendo piede nella società occidentale. Significa ridimensionare il significato e il ruolo dato al lavoro all'interno della vita dell'individuo alla riscoperta degli altri piaceri che riempiono l'esistenza. "Lavorare per vivere e non vivere per lavorare" sembra un motto banale, ma al giorno d'oggi tutto viene sacrificato per la carriera, perché se non si occupa un certo posto al lavoro sembra che niente altro possa qualificare un individuo.
Cosa significa scegliere la semplicità
La scelta di una vita basata sulla semplicità è una decisione volontaria dai molteplici aspetti che vanno dal rallentamento dei ritmi di vita, ad uno stile di vita più naturale, dedicarsi con passione a delle attività che abbiano senso per l'individuo prima che per la società (spesso si tratta di riscoprire attività manuali e artigianali) e smettere di considerare il lavoro la priorità principale della vita. Una scelta di semplicità ovviamente ha i suoi costi perchè se si guadagna in una vita più lenta e votata ai piccoli piaceri, al momento significa anche vivere da outsider rispetto ad una società che della semplicità non sa che farsene. Lavorare meno vuol dire anche meno denaro, ma anche meno stress e ansia, i principali problemi della società occidentale.
Leggi anche Le età della vita e la semplicità
Chi opta per la semplicità volontaria?
Il termine downshifting è stato definito dall'Oxford Dictionary come lo “Scambio di una carriera economicamente soddisfacente con uno stile di vita meno faticoso e meno retribuito ma più gratificante”. In italiano è stato tradotto con la dicitura Semplicità volontaria, ma ad oggi chi adotta questo nuovo stile di vita rientra in categorie poco semplici. Si tratta di professionisti, manager, imprenditori, laureati specializzati che rinunciano ad una carriera brillante per inseguire la felicità. I promotori di questo movimento infatti, puntano tutto sul miglioramento esistenziale con un impatto anche mondiale. Chi vive con semplicità infatti, è anche bendisposto verso l'ecosostenibilità e il risparmio.
L'esperienza italiana e l'ufficio di scollocamento
In Italia il fenomeno non ha ancora preso piede come in altri paesi, ma per chi volesse optare per una vita all'insegna della semplicità volontaria può trovare utili indicazioni nel libro di Simone Perotti, "Ufficio di scollocamento" dove viene presentato un vero e proprio servizio al momento attivo in Lombardia, Lazio e Umbria. Lui stesso è il primo che dopo 20 anni di lavoro nella comunicazione si è deciso a rallentare, prendendo spunto anche dalla crisi economica, in favore della qualità della vita. Un Ufficio di scollocamento organizza incontri, corsi e tutoraggio da parte di diverse figure che hanno l'obiettivo di aiutare le persone ad uscire dal circolo vizioso del lavoro per il consumo. Si tratta di psicologi, filosofi, ma anche artigiani, agricoltori ed esperti di energie rinnovabili. Per quanto riguarda il lavoro, c'è una totale riscoperta del lavoro manuale e delle doti personali attraverso il fare e non il comprare ciò di cui si ha bisogno.
Immagine | RambergMediaImages