La drunkoressia delle adolescenti
Non bastavano il consumo precoce di alcol e la costante preoccupazione del peso e del raggiungimento della perfezione, oggi le adolescenti sono alle prese con un nuovo fenomeno: la drunkoressia. L'allarme è già stato lanciato da questo mix letale che combina l'assenza di cibo con l'assunzione di alcol.
Ma cosa fare?
La Società italiana di pediatria preventiva e sociale parla di un vero e proprio allarme tra le giovani adolescenti tra le quali si diffonde la drunkoressia, anche nota come anoressia da Happy Hour. Il fenomeno è una micidiale combinazione di controllo calorico e induzione di ebbrezza. La drunkoressica sostituisce il cibo con un alto uso di alcol: questo comportamento permette da un lato di non ingerire troppe calorie e dall'altro di velocizzare e potenziare gli effetti dell'alcol che nascondo efficacemente i morsi della fame.
Una "moda" anglosassone
Sebbene da noi il fenomeno stia prendendo piede rapidamente (si parla di 300mila adolescenti tra i 14 e i 17 anni) non è nato nella nostra penisola, ma lo ereditiamo come una moda che viene dai paesi anglosassoni. In modo particolare è il mondo della moda che ha offerto questa strategie come "dieta efficace" e ciò ci permette di comprendere anche perché siano più le ragazze ad aderire a questo comportamento. Il risultato sono ragazze scheletriche e ubriache, che sembrano spavalde e acquistano quel senso di sicurezza che tante adolescenti agognano grazie ad un aspetto fisico socialmente accettato e agli effetti disinibitori dell'alcol.
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Come accorgersi della malattia
La drunkoressia, sebbene non sia ancora inserita nei manuali diagnostici più noti, è un patologia dagli effetti devastanti perché combina (enfatizzandoli) i problemi tipici dell'abuso di sostanze alcoliche e dei disturbi alimentari. Secondo Emanuele Scafato, responsabile dell'Osservatorio Nazionale sull'alcool dell'Istituto Superiore della Sanità, è difficile accorgersi in tempo della malattia e spesso le ragazze vengono visitate solo quando la malnutrizione è ad uno stadio molto avanzato o peggio, se sono in coma etilico. Ecco i suoi consigli, da considerarsi campanelli d'allarme che facciano scattare una maggiore attenzione da parte del genitore e non una corsa al Pronto Soccorso:
- non sottovalutare il rifiuto del cibo, soprattutto se diventa regolare
- non sottovalutare l'ossessione per la magrezza (piuttosto portatelo da uno specialista che abbia uno sguardo competente sulla realtà)
- non sottovalutare adolescenti che soffrono di scarsa autostima
- stare attenti a sbalzi d'umore.