La dipendenza sessuale
Ha ispirato Sex and the City, l'Histoire de ma vie di Casanova e continua far discutere gli esperti del settore: la dipendenza sessuale rende caldi non solo gli animi ma anche i dibattiti. Ma è un problema di sesso?
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Samantha Jones: la supervamp che in Sex and the City mangia uomini come cioccolatini. Attraente, seducente, ogni pensiero è sesso già consumato prima di iniziare. Non le basta mai, e per le emergenze ha sempre con sé il fedele amico "vibrante": basta cambiare le batterie e il gioco continua. Giacomo Casanova: l'uomo che tutti gli uomini avrebbero voluto essere, che tutte le donne avrebbero voluto avere e che tutti i mariti non avrebbero mai voluto incontrare. Le sue gesta gloriose sono ben poca cosa rispetto ai tratti che descrivono chi soffre di dipendenza sessuale.
La dipendenza sessuale: ninfomania e satiriasi
La dipendenza sessuale è una patologia che colpisce sia uomini che donne e, fino al DSM III (Diagnostic and Statistical Manual of mental disorders), veniva classificata come ninfomania per le donne e satiriasi per gli uomini. Oggi, nel DSM IV-TR troviamo solo la voce dipendenza sessuale o ipersessualità senza una differenziazione di genere, che ancora compare nell'ICD-10. La dipendenza sessuale genera un irrefrenabile istinto sessuale che deve essere immediatamente soddisfatto. Avere un rapporto sessuale non basta, tanto da dover ripetere l'atto fino allo sfinimento, di solito del partner.
La dipendenza sessuale: cos'è
I cervelloni di "mondo Psi" ancora non hanno dato una spiegazione unanime su questo disturbo. La NCSA nel 1987 ha dato la prima moderna definizione: "Persistente e crescente modalità di comportamento sessuale, messo in atto nonostante il manifestarsi di conseguenze negative per sé e per gli altri". Per alcuni esperti il disturbo non esiste, per altri è solo un costume della società. Alcuni lo considerano come una dipendenza da sostanze, altri come uno dei tanti modi per combattere lo stress o l'ansia (sicuramente più facile del cubo di Rubik) e altri ancora come l'espressione compulsiva di un disturbo ossessivo - compulsivo. Fatto sta che, secondo moltissimi, chi è affetto dalla dipendenzasessuale lo è perché prova un piacere immenso e incontrollabile che lo porta a centrare la sua vita intorno al sesso.
La dipendenza sessuale: è davvero un problema di sesso?
La dipendenza sessuale non è da confondere con un desiderio sessuale attivo, quello che fa salire la passione alle stelle e ti manda a comprare lingerie di pizzo francese. La dipendenza sessuale si manifesta in varie forme e si accompagna a vari disturbi della personalità e dell'umore e la troviamo associata con: devianza, comportamenti sessuali osceni e perversi, pornografia. Ma in tutto ciò, dov'è il piacere?
Secondo Wilhelm Reich la potenza orgastica, che rientra negli impulsi sessuali primari, è la capacità di abbandonarsi completamente al flusso di energia dell'organismo e di scaricare totalmente l'eccitazione sessuale genitale attraverso convulsioni involontarie di tutto il corpo, vissute in modo gratificante, senza inibizioni, fantasie o ansia. Ma nella dipendenza da sesso non c'è nulla di ciò, non esiste spazio per il piacere c'è ma solo un ingorgo che cerca, attraverso il consumismo sessuale, di liberarsi senza mai riuscirci. Il pensiero ossessivo diventa un modo per circondare il dolore e il comportamento coatto un modo di liberarsene.
Il comportamento sessuale diventa un'illusione di felicità momentanea che aiuta a rimuovere l'angoscia e, una volta cessato, porta la persona a sentire un'angoscia e un vuoto ancora maggiori. Alla luce di ciò posso affermare con convinzione che il sesso non è al centro della vita di queste persone, ma diventa solo uno strumento adottato per rendere la propria vita emotivamente più sostenibile. Ma, appunto, resta solo un'illusione.
Schiavi del sesso, perché?
Fonte immagine: Marica Fattiroso