Depressione o solo tristezza sui social media

I social media e le emozioni negative: il rapporto è complesso. Da un lato fungono da canale di comunicazione e dall'altro da causa. Nel caso degli adolescenti amplifica le difficoltà relazionali tipiche dell'età.

Depressione o solo tristezza sui social media

Facebook e i social media sono stati associati a diverse problematiche della vita sociale moderna: difficoltà relazionali, chiusura e dipendenza in primis. C'è un'altra veste da considerare, un lato oscuro: attuali ricerche sottolineano che i social network hanno rivelato che gli utenti sono tristi e non solo. Le conseguenze sono più serie perché la tristezza è contagiosa e si tramuta in depressione.

 

Tristezza contagiosa

Dall'Australia arriva una notizia che a molti lascerà un certo amaro in bocca. La tecnologia, e soprattutto i nuovi media, sarebbero terreno fertile per un contagio emotivo negativo, cioè per la proliferazione della tristezza. Le persone che frequentiamo nei canali social, conosciuti e non, lasciano una forte impronta emotiva e, soprattutto quando sono di cattivo umore, provocano un'onda contagiosa di tristezza che si espande a velocità social, azzerando ogni "distanza".

 

La depressione che nasce online

La prima ricerca ci dimostra che lo schermo non è una barriera sufficiente a contenere le emozione veicolate, ma altri studiosi hanno approfondito un'ulteriore scoperta: la generazione di stati di ansia, insoddisfazione e depressione da parte dei social network. I sospetti sono nati tra i ricercatori della Napier University di Edimburgo che hanno scoperto che, su un campione casuale, un utente su 10 soffre di ansia a causa di Facebook.

La causa principale sono le richieste di amicizie: chi ci rifiuta come amico ci fa sentire depressi, mentre le richieste che non ci sono gradite ci infastidiscono non poco. Inoltre, la grande mole di contatti (più o meno stretti) aumenta l'ansia perché comporta all'utente un grande lavoro sul proprio canale, oppure il continuare a rimuginare su quello che dovrebbero scrivere o fare sulla propria pagina.

 

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Depressione, Facebook e adolescenti

Un'ultima considerazione ci arriva dagli Usa, dove le psicologhe della Stony Brook University hanno focalizzato la loro attenzione sugli effetti dei social media sugli adolescenti. 83 ragazze con un'età media di 13 anni sono state seguite per un anno valutando la presenza di sintomi depressivi e livelli di ansia; alcune domande si focalizzavano sulla vita online e altre su quella offline. L'uso massivo dei canali social per parlare soprattutto della vita amorosa sembra aumentare il livello di ansia delle ragazze che le accompagna anche nel momento in cui si trovano a vivere quelle esperienze. Alcune hanno sviluppato veri e propri sintomi depressivi. La Rete non è la causa principale, perché le ragazze trovano anche luoghi di ritrovo offline per condividere le esperienze, ma funge da catalizzatore che amplifica e allarga le conseguenze dei propri commenti.

 

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